“Sarò sempre grata ai medici: hanno fatto il massimo per mia figlia”. Parole dette con forza all’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla” che commuovono tutto il personale medico e infermieristico dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Per sette mesi, infatti, la struttura pediatrica del Maggiore di Parma è stata propria la casa di una bimba nata al sesto mese di gravidanza, e dei suoi genitori, arrivata nel reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma dopo un trasferimento a metà marzo.
Per lei una serie di interventi in urgenza con un lavoro di squadra che ha coinvolto in maniera diretta sei reparti dell’Azienda ospedaliero-universitaria e tre ospedali. Sette mesi fa la piccola è entrata nel reparto di Neonatologia che si affaccia su via Abbeveratoia con un peso di 675 grammi e complicanze sia di origine intestinale che cardiovascolari dovute alla nascita pretermine. Ora la piccola sta tornando a casa.
“Devo veramente ringraziare di cuore tutti, dai medici al personale infermieristico e sanitario per come si sono presi cura di mia figlia in questi sette mesi”, ha dichiarato la mamma. Un lavoro davvero corale che ha coinvolto la Neonatologia, la Chirurgia pediatrica, la Cardiologia pediatrica, la Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, la 1° Anestesia e Rianimazione, l’Oculistica oltre all’equipe cardiochirurgica del Sant’Orsola Malpighi di Bologna, la Neonatologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e l’Ospedale Maria Vittoria di Torino.
“Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i medici di Reggio Emilia e dopo il trasferimento della piccola paziente abbiamo operato la bimba in culla nel reparto di Neonatologia di Parma – spiega il professor Carmine del Rossi, primario della Chirurgia pediatrica. Un intervento complicato, quello svolto con l’équipe degli anestesisti, dovuto anche alle condizione del neonato e alla nascita pretermine. “Le condizioni della piccola – spiega il direttore della Neonatologia Cinzia Magnani – erano critiche a causa di una serie di complicanze dovute essenzialmente alla prematurità. Ora la piccola è in fase di dimissione, si alimenta regolarmente con tettarella e pesa circa 3 chili e settecento grammi. Adesso inizierà un percorso dedicato con controlli specialistici già previsto per i nati pretermine”.