Forza Italia si appella al ministro Graziano Delrio con una interrogazione presentata dal coordinatore regionale Massimo Palmizio, la Lega Nord in Regione con Fabio Rainieri ritiene impossibile il trasferimento delle competenze dalle Province allo Stato. La questione è quella relativa ai ponti sul Po tra l’Emilia Romagna e la Lombardia, tutti in condizioni critiche e qualcuno anche chiuso come quello tra Colorno e Casalmaggiore.
Secondo il deputato Massimo Palmizio, “da alcuni mesi la situazione è diventata molto complicata, noi tutti auspicavamo che il Governo sapesse far fronte a questa emergenza ma così non sembra essere, per questo ho deciso di coinvolgere direttamente il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti depositando nei giorni scorsi una interrogazione parlamentare“. Il coordinatore regionale di Forza Italia ricorda che “i ponti sul Po versano da tempo in condizioni strutturali e di manutenzione pessime, motivo per cui durante gli ultimi sopralluoghi si è decisa la chiusura totale o parziale della maggior parte di essi; la situazione che si è creata per il traffico veicolare e commerciale è estremamente critica e l’area coinvolta, anello di raccordo fondamentale del traffico nonché area logistica strategica per il flusso commerciale fra la Lombardia e l’Emilia-Romagna, è prossima alla paralisi; l’attuale regime di transito rischia di compromettere seriamente l’andamento della produzione industriale e la già flebile ripresa economica delle aziende emiliane e lombarde, tanto più che si prevedono tempi lunghi ed incerti, interventi costosi e disagi sempre maggiori per la circolazione”.
“E se da un lato la sicurezza e l’incolumità pubblica sono priorità assolute, è altrettanto importante proporre adeguati percorsi alternativi che limitino al minimo i disagi al trasporto durante gli interventi di manutenzione“, sottolinea Massimo Palmizio, suggerendo anche l’immediato potenziamento della tratta ferroviaria Parma-Brescia per venire incontro ai pendolari. Al ministro Delrio, quindi, l’esponente azzurro ha chiesto se sia a conoscenza delle situazione di grave emergenza e come intenda intervenire al fine di assicurare il rapido ripristino delle infrastrutture e scongiurare l’aggravarsi dei disagi per le popolazioni dei territori interessati.
Intervenire? Lo Stato? Secondo Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, Fabio Rainieri, esponente della Lega Nord, non crede affatto a questa possibilità e, parlando della viabilità provinciale complessiva, bacchetta il Pd e gli amministratori locali.
“A Parma ci sono strade provinciali ormai percorribili solo con moto da cross e la situazione dei ponti sul Po è notoriamente disastrosa. Gli amministratori pubblici responsabili di queste infrastrutture hanno senza dubbio commesso dei gravi errori, anche al di là della carenza di risorse di cui soffrono i loro enti e della quale sono comunque colpevoli gli ultimi governi nazionali tutti targati Pd. È quindi assolutamente inopportuno cercare di giustificare la loro incapacità”, ha detto Fabio Rainieri in Assemblea regionale annunciando il voto contrario della Lega alla risoluzione presentata da quattro consiglieri regionali del Pd per far limitare la responsabilità degli amministratori di enti pubblici proprietari delle strade quando la mancata manutenzione è dovuta all’insufficienza dei fondi a disposizione.
Rainieri ha poi spostato l’attenzione sui ponti sul Po che collegano la Bassa parmense alla Lombardia: “Non credo vi siano tante certezze sulla soluzione per il ponte di Casalmaggiore ipotizzata dal PD per voce del Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio e del Sindaco di Colorno, Michela Canova. L’Assessore lombardo e leghista Gianni Fava, che peraltro ha avuto un ruolo determinante nel far deliberare il primo stanziamento di 3 milioni alla Regione Lombardia mentre la Regione Emilia-Romagna non ha ancora stanziato nulla, ha infatti messo in dubbio che la competenza per detto ponte possa passare dalle Province sostenute dalle Regioni allo Stato. Questo sarebbe possibile se il ponte fosse solo in Lombardia perché quella Regione sta costituendo una società alla quale cedere strade e infrastrutture provinciali che sarà partecipata da Anas, l’unico ente statale competente ad intervenire. In Emilia-Romagna, invece, non è stata fatta la scelta di costituire una simile società per cui la competenza rimane in capo alle province. Queste ultime possono essere comunque essere aiutate dalla Regione Emilia-Romagna che però ha notoriamente il braccino corto e tempi lunghi quando di tratta di Parma e provincia. Lo dimostra, tra le tante, anche la vicenda dell’altro ponte, quello di Ragazzola, per cui mentre la Lombardia ha finanziato con 1.800.000 euro tutta la parte di lavori di competenza della Provincia di Cremona, l’Emilia-Romagna ha messo disposizione e con almeno un anno di ritardo, solo 1.000.000 peraltro di provenienza statale. Per avere gli altri 800.000 la Provincia di Parma ha dovuto vendere le azioni di Fiere di Parma”.