Protesta oggi a Casale di Felino contro il progetto della cassa di espansione del Baganza. I cittadini lamentano innanzitutto il forte impatto visivo di un’opera la cui altezza raggiungerà i 16 metri, ma non solo. Gli abitanti della zona non condividono il progetto predisposto da Aipo e portato avanti dalla Regione con 55 milioni di euro, che prevede una mega cassa d’espansione il cui scopo appare quello di proteggere Parma più che gli altri territori. I residenti – secondo i quali l’alluvione di Parma più che al Baganza sarebbe da attribuire all’abusivismo e alla mancanza di interventi in città – avrebbero preferito una soluzione di cui si era parlato in precedenza, ovvero tre piccole casse di espansione a Calestano, Felino e Colorno per mettere a riparo l’intero territorio attraversato dal corso d’acqua.
Una protesta, quella dei cittadini, che una volta tanto trova d’accordo maggioranza ed opposizione. Al fianco dei residenti di Casale di Felino, infatti, sia l’esponente di centrodestra Tiziana Azzolini, sia la consigliera regionale ed ex sindaco di Felino, Barbara Lori, che in effetti proprio nelle scorse settimane ha presentato un’interrogazione in Regione per chiedere di rivedere il progetto della cassa d’espansione del Baganza, prevedendo anche un sistema di accumulo dell’acqua da utilizzare per contrastare la siccità.
Unico assente tra i cittadini è l’Aipo, che proprio oggi era presente in zona con i suoi rappresentanti per la visita guidata alla cassa di espansione sul torrente Parma. I cittadini di Casale di Felino hanno anche voluto alzare un tendone marrone dell’altezza di 16 metri per far vedere a tutti quale sarà l’impatto dell’opera in corso di realizzazione.