La partita di Palermo ha lasciato una scia di polemiche, ma ha anche ridato fiducia al Parma. Domani, sabato, alle 15, al Tardini, arriva il Pescara di Zdenek Zeman, che ora più che mai rappresenta la classica prova del nove, un banco di prova importante per dimostrare la reale forza di una squadra, quella crociata, che deve ricominciare a correre. Tutta la serie B, ben 22 squadre, è racchiusa in soli 7 punti, dai 14 dell’Empoli ai 7 di Cesena, Foggia e Ternana, passando per gli 11 del Parma, ma questo equilibrio non durerà a lungo. E quando la classifica si spezzerà in più tronconi, è bene farsi trovare fra le battistrada. Un concetto che a Collecchio sembra abbiano ben presente, così come l’obiettivo che rimane la A.
Novità di questa settimana è il ritorno di Fabio Ceravolo, convocato per la sfida al Pescara, ma da trattare ancora con estrema cautela. Mister Roberto D’Aversa ha lavorato a lungo in settimana per mettere a punto meccanismi e soluzioni in grado di inceppare la macchina da gol di Zeman, anche lui fedele al 4-3-3 ma con un sistema di gioco pirotecnico che bada più a farli anziché a non prenderli. Massima attenzione dunque alla fase difensiva dei gialloblu, mentre il tridente con meno pressione da parte degli avversari potrebbe avere più margini per sbloccarsi dal prolungato digiuno e dalla mancanza di gol su azione.
A dirigere l’incontro sarà Niccolò Baroni della sezione Aia di Firenze, alla sua ventunesima gara in serie B, assistito da Gaetano Opromolla di Salerno e Vincenzo Mastrodonato di Molfetta. Quarto uomo, Manuel Volpi di Arezzo.
Al Tardini il Parma ha affrontato il Pescara in 8 occasioni, conquistando 4 vittorie, 2 pareggi ed altrettante sconfitte. Crociati a segno 8 volte, biancazzurri soltanto 5. Ma il bilancio complessivo deve leggermente avanti gli ospiti con 6 vittorie contro 5 nei 15 incontri fin qui disputati. Sono 15 i gol gialloblu, soltanto 12 quelli degli abruzzesi.
Al netto dei numeri, quella con il Pescara rimane una gara ostica ma assolutamente alla portata dei ragazzi di mister D’Aversa. E proprio il tecnico ha presentato oggi i temi della nona gara di questo campionato di serie B. Un confronto speciale per Roberto D’Aversa, originario del Pescarese e con un passato da giocatore in casacca biancazzurra. Ma al di là dell’amarcord, per il tecnico crociato “è troppo importante riuscire ad ottenere un risultato positivo”.
“La storia di Zeman dimostra che si è sempre reso protagonista di bei campionati, esprimendo un bel calcio, con tanti gol, penso ad alcune esperienze come il Pescara promosso in Serie A con lui qualche anno fa, ma anche con il Foggia. Se dovessi scegliere tra un gol su calcio piazzato o su azione? Certo, vorrei che si sbloccasse un attaccante, ma in testa abbiamo prima di tutto l’obiettivo di portare a casa un risultato importante ed è questa la cosa che conta di più”, ha sottolineato Roberto D’Aversa.
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“La squadra è in buone condizioni, a Palermo abbiamo finito in crescendo. Per quanto riguarda gli assenti, Germoni non è convocato perché non ha assorbito la botta al ginocchio, inoltre dobbiamo valutare Ceravolo e Scozzarella: quest’ultimo ha preso una botta, vediamo. Se andiamo a rivedere le partite giocate in casa, c’è rammarico per la gara contro la Salernitana, dove abbiamo prodotto 60 minuti di ottimo calcio: probabilmente è una questione di atteggiamento, fuori casa siamo più compatti, dobbiamo farlo anche in casa sia quando siamo in vantaggio sia quando la gara è ancora in equilibrio. A Palermo ci siamo espressi con una buona trama nel secondo tempo, stiamo migliorando dal punto di vista del gioco, ma dobbiamo essere presenti in partita anche con la giusta concentrazione, perché in Serie B non ti puoi permettere di mollare un centimetro. Ci vogliono equilibrio e pazienza, oltre che migliorare in zona rifinitura. A volte ci può essere un errore nel gesto tecnico da parte di qualcuno ma ci vuole tempo per migliorare e adeguarsi nella categoria: in squadra c’è gente che due anni fa era in D e ora è in B. A tutto questo poi va aggiunta la bravura dell’avversario, come nel caso di Pomini che nella gara di Palermo ha fatto due grandi interventi su Calaiò”.
Secondo il tecnico del Parma, gli ospiti “hanno dimostrato di essere più equilibrati in trasferta che in casa. Da quel che si è visto loro hanno una compattezza diversa in trasferta, hanno infatti ottenuto due pareggi per 0-0. La loro filosofia è quella di provare a giocare a calcio sempre, anche nelle difficoltà. Nella testa dei miei giocatori c’è la stessa volontà di creare, mi auguro sia una bella partita, dovremo affrontarla con equilibrio. La nostra curva è un valore aggiunto, lo ha dimostrato l’anno scorso e continua a farlo anche quest’anno, penso ad alcune partite che non abbiamo vinto ma dove è stato compreso che i ragazzi avevano dato tutto. Sarebbe bello vedere far sì che al Tardini le squadre che vengono per giocare devono sudare anche solo per un punto da portare via“.
I CONVOCATI: RIECCO CERAVOLO
Per la nona di campionato contro il Pescara, mister Roberto D’Aversa al termine della rifinitura a porte chiuse stamane a Collecchio, ha convocato 24 giocatori. Un po’ tutti quelli disponibili. La novità vera è l’attaccante ex Benevento Fabio Ceravolo, visto finora soltanto per una manciata di minuti causa infortunio. Di certo il bomber calabrese non sarà fra gli 11 del primo minuto.
Portieri: Andrea Dini, Pierluigi Frattali, Michele Nardi
Difensori: Riccardo Gagliolo, Simone Iacoponi, Alessandro Lucarelli, Pasquale Mazzocchi, Juan Ramos, Luigi Alberto Scaglia, Francisco Sierralta
Centrocampisti: Antonino Barillà, Francesco Corapi, Jacopo Dezi, Gianni Munari, Manuel Scavone, Matteo Scozzarella,
Attaccanti: Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Fabio Ceravolo, Antonio Di Gaudio, Marco Frediani, Roberto Insigne, Manuel Nocciolini, Luca Siligardi
PROBABILI FORMAZIONI
Parma (4-3-3): Frattali; Mazzocchi, Sierralta, Lucarelli, Scaglia; Scavone, Scozzarella, Dezi; Insigne, Calaiò, Di Gaudio. All.: D’Aversa
Pescara (4-3-3): Pigliacelli; Balzano, Coda, Bovo, Mazzotta; Coulibaly, Kanoutè, Brugman; Ganz, Pettinari, Capone. All.: Zeman