Stupro in San Leonardo: arrestato pregiudicato tunisino

Stupro in San Leonardo: arrestato pregiudicato tunisino

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Verso le ore 00.10 del 10  c.m., le volanti venivano inviate in piazza Rastelli in quanto era stata segnalata al 113 una probabile violenza sessuale in atto. Immediatamente le volanti giungevano in zona e notavano una donna con crisi di pianto, con affianco due ragazze e, poco distante, uno straniero che appariva in stato di alterazione dovuta all’abuso di alcol.

Le ragazze che stavano assistendo la donna che piangeva, riferivano che verso le ore 00.05 circa avevano posteggiato la loro autovettura per recarsi a casa. Scese dall’auto avevano sentito delle urla di una donna e poco lontano da loro avevano visto una donna sdraiata a terra con le gambe aperte e sopra di lei un uomo. Le due ragazze, che contattavano subito il 113, si avvicinavano ai due urlando all’uomo cosa stesse facendo e questi, alzatosi in piedi, beveva da una bottiglia di vino e, con tutta calma si incamminava verso la stazione, per poi tornare sui suoi passi dopo pochi minuti ed accomodarsi su una panchina. Le due ragazze riferivano che, secondo loro, i due si conoscevano.

Successivamente si faceva giungere sul posto personale medico e, tranquillizzata la donna, si riusciva a sentire le sue dichiarazioni. La vittima riferiva di conoscere il suo aggressore da circa 4 anni. Questi viveva nei pressi della stazione di Parma, senza fissa dimora, e aveva iniziato con lui una relazione sentimentale. Dopo qualche anno, visto il comportamento aggressivo dell’uomo, la donna interrompeva la relazione d iniziava a subire pressioni e minacce dal suo ex, tanto che nel mese di lugli la donna lo denunciava per stalking.

In merito a quanto successo durante la serata la donna riferiva che nel pomeriggio del 10 c.m., si era recata in zona stazione in compagnia di un suo amico e di aver incontrato per caso il suo ex fidanzato. Questi si avvicinava ai due scambiando quattro chiacchiere in maniera cordiale per poi allontanarsi. L’Ex faceva ritorno dopo diverse ore ed appariva ubriaco tanto che, avvicinatosi a loro, colpiva con degli schiaffi l’amico della donna.

Verso le ore 23.00 circa, la donna, che si trovava in una pizzeria nei pressi della stazione il suo amico, veniva avvicinata nuovamente dal suo ex fidanzato il quale, senza dire nulla aggrediva il ragazzo che era in compagnia della donna. A questo punto la donna, temendo per la sua incolumità, scappava in direzione via Trento. Giunta quasi in via Brescia la donna veniva raggiunta dal suo ex fidanzato il quale la strattonava e la scaraventava a terra con violenza e, dopo esserle salito sopra per bloccarla, con una mano le tappava la bocca mentre con l’altra tentava di strapparle i pantaloncini corti. La donna cercava in tutti i modi di far desistere il suo aggressore dalla violenza, colpendolo anche con graffi e schiaffi, ma solo grazie all’intervento delle due ragazze l’uomo desisteva, minacciandola però di non dire nulla alla Polizia di quanto accaduto.

Appreso quanto sopra lo straniero, E.A.S. tunisino classe 1982 pluripregiudicato e colpito da Divieto di Dimora nel Comune di Parma, veniva tratto in arresto per il reato di violenza sessuale e atti persecutori.

1 COMMENTO

  1. VIOLENZA SESSUALE AL SAN LEONARDO, CASAPOUND: “È QUESTO IL “MODELLO PARMA” DI
    PIZZAROTTI?”

    “Spaccio, violenze, mafia nigeriana e ora anche gli stupri: è quello
    il “modello Parma” sull’immigrazione che il sindaco Pizzarotti vorrebbe esportare a
    livello nazionale?” Non usa mezze misure CasaPound Italia nel denunciare l’ennesimo,
    intollerabile episodio, questa volta di tentava violenza sessuale, che ha visto
    protagonista ancora una volta un extracomunitario ed ancora una volta il quartiere
    San Leonardo.

    “Solo pochi giorni fa – spiega Luca Furlotti, responsabile cittadino del movimento –
    il sindaco assicurava che il problema della sicurezza a Parma non ha nulla a che
    fare con gli immigrati ma con non meglio precisati “criminali”, peccato che
    l’equazione fra immigrazione e criminalità sia ormai una costante nelle cronache
    cittadine”. Dai richiedenti asilo o sedicenti tali che diventano pusher fino al
    tentativo di stupro, il secondo in pochi mesi nello stesso quartiere, “la città
    ormai è allo sbando più totale – aggiunge – mentre Pizzarotti cerca sempre delle
    scuse per nascondere la testa sotto la sabbia ed occultare le sue colpe: se dovesse
    succede qualcosa di ben peggiore, e temiamo sia solo questione di tempo, sarà lui il
    primo responsabile”.

    “Ci sarebbe da sorridere, non fosse che la situazione è a dir poco drammatica –
    sottolinea Emanuele Bacchieri, candidato sindaco di CasaPound alle ultime elezioni –
    se si pensa che la tentata violenza è avvenuta a pochissimi metri di distanza dal
    presidio della Polizia Municipale inaugurato in pompa magna poche settimane fa”.
    Presidio attivo solo fino alle 19 di sera, “vale a dire – aggiunge – quando il
    quartiere diventa terra di nessuno, segno che la soluzione scelta fa acqua da tutte
    le parti e non affronta minimamente il problema. “A questo – conclude – portano le
    passerelle fatte in pieno giorno: il sindaco e qualche membro della giunta si
    potranno pure prendere qualche bel titolo, ma a conti fatti il San Leonardo resta
    sempre più desolatamente solo”.

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