A sei mesi dall’elezione del parmense Nicola Bertinelli alla guida del Consorzio del parmigiano Reggiano, i numeri danno ragione alla nuova guida dell’ente di tutela e anche le stime appaiono rosee. E’ quanto emerso dall’Assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano che si è svolta oggi a Modena, prendendo il via proprio dalla relazione introduttiva del presidente Bertinelli.
I numeri dicono che sul fronte vigilanza si è passati da un controllo parziale (circa 50% dei turni) ad un controllo su tutti i 34 laboratori di grattugia: un passo importante che consente al Consorzio di garantire al consumatore che il prodotto grattugiato è davvero Parmigiano Reggiano. Nel 2017, inoltre, è prevista una crescita complessiva della produzione del 5% che porterà ad un totale di 3,65 milioni di forme. Il livello più elevato nella storia millenaria della Dop. Per accompagnare questo sviluppo e collocare il prodotto sul mercato, il Consorzio si è impegnato ad investire 7 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente.
“Il piano di regolazione dell’offerta porterebbe risorse superiori a 10 milioni di euro. L’Assemblea ha oggi deciso a larga maggioranza (con l’87,54% dei voti favorevoli) di adottare per il 2017 una franchigia al 3%, valore che consentirà di garantire risorse aggiuntive molto importanti per circa 7 milioni di euro. La franchigia di esenzione contributiva punta anche all’obiettivo di contrastare i rischi di eccessive tensioni e speculazioni sugli affitti e sulle compravendite di quote”, ha detto Nicola Bertinelli.
In sostanza, la franchigia va a stabilire il volume dell’eccedenza produttiva non assoggettata alla “contribuzione aggiuntiva” (5 euro per quintale latte sino al 3% di esubero, per arrivare gradualmente sino a 20 euro nel caso in cui la produzione eccedente superi il 9%) fissata dal Consorzio a carico dei caseifici in caso di superamento degli obiettivi assegnati.
Il nuovo piano 2017/2019 prevede novità anche in ambito riserva (oltre le decadenze e trattenuta del 5% sulle compravendite, viene generata riserva per 2,4% aggiuntiva), riassegnazione annuale (sui quintali soggetti a contribuzione ed a seguito di assolvimento degli obblighi contributivi riassegnazione del 10%) e punto di riferimento comprensoriale (PRC): è data facoltà all’Assemblea di deliberare anno per anno, entro maggio, un aumento massimo fino a + 0,8% nel 2017, +1,6% nel 2018, + 2,4% nel 2019.
Al via da domenica 29 ottobre anche la nuova campagna promozionale curata dall’agenzia Grey.
“Il primo obiettivo del nuovo Consiglio è stato quello di rafforzare il legame, il coinvolgimento e l’azione comune di tutti i soggetti che legano i loro redditi alla filiera del Parmigiano Reggiano. Ci siamo impegnati a portare avanti azioni e riforme che toccano diversi ambiti, a partire dal potenziamento dei controlli di filiera, alla lotta alla contraffazione, alla vigilanza nelle linee di grattugia e di confezionamento industriale, alla strategia espansiva sui mercati esteri. Linee di lavoro orientate ad una nuova centralità del Consorzio, che deve affermarsi come modello di autorevolezza ed eticità, potenziando innanzitutto i controlli di filiera a tutela sia dei produttori che dei consumatori”, dichiara Nicola Bertinelli.
“In questi primi sei mesi – conclude il presidente del Consorzio – abbiamo lavorato per rafforzare la comunicazione con l’obiettivo di far percepire i plus e gli elementi distintivi che rendono il Parmigiano Reggiano DOP un formaggio unico al mondo, guidati dalla consapevolezza che il consumatore al quale ci rivolgiamo è evoluto e ricerca nel Parmigiano Reggiano qualcosa che va oltre la funzione pratica del prodotto”.