“Dal falso Parmigiano al San Daniele tarocco, passando per copie del Grana Padano e del Prosciutto di Parma, ma l’elenco è purtroppo lungo e, a quanto pare, destinato ad allungarsi. Tutto con il colpevole assenso del Governo che diventa così di fatto complice della svendita e della rovina del nostro sistema agroalimentare e delle eccellenze della nostra terra”.
Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, parte così all’attacco del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada in vigore in maniera provvisoria dal 21 settembre e sul quale il Parlamento non si è ancora pronunciato.
“Lo ho già detto e lo ripeto: il Ceta – attacca Rainieri – è un regalo alle grandi lobby industriali dell’alimentare che colpisce il vero Made in Italy e favorisce la delocalizzazione, con riflessi pesantissimi sul tema della trasparenza e delle ricadute sanitarie e ambientali. In maniera assolutamente incredibile e inconcepibile l’Unione Europea legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi”.
“Come abbiamo scritto nel documento presentato in Regione, il Ceta in Italia e in particolare in Emilia-Romagna indebolisce la tutela della filiera agroalimentare di qualità e offre enormi vantaggi per le multinazionali a danno dei piccoli e medi imprenditori. Per questo – conclude Rainieri – invito il presidente Bonaccini, come hanno fatto altri governatori regionali anche del PD, suo stesso partito, a sensibilizzare il Governo affinché immediatamente si metta un freno a un trattato che favorisce il Canada e massacra il nostro sistema agroalimentare”.