I tempi previsti dal piano per il rafforzamento dei centri per l’impiego che “porterà all’inserimento tramite concorso pubblico di nuovi operatori” non dovrà interferire sulla loro operatività. In particolare per “i servizi che, a causa della strutturazione storica dei collaboratori, sono destinati a perdere il maggior numero degli stessi“, ovvero le sedi di Piacenza, Parma, Modena e Bologna.
È la richiesta fatta dal consigliere Gian Luigi Molinari (Pd), primo firmatario di un’interrogazione alla giunta regionale condivisa coi colleghi di gruppo Katia Tarasconi, Alessandro Cardinali e Manuela Rontini. Molinari chiede anche che i numeri previsti dal piano siano “adeguati a ricoprire i posti lasciati vuoti” dalle novità in arrivo a dicembre 2017. Il prossimo primo dicembre, ricordano i consiglieri Pd, rappresenta un momento critico per l’operatività dei servizi per l’impiego. Con il passaggio dal sistema degli appalti al sistema dell’accreditamento, i lavoratori impiegati in questi anni nei centri rischieranno di perdere il posto di lavoro. In tutta la regione sono circa 180.
Per questi lavoratori, Molinari e gli altri dem sottolineano l’opportunità che “nell’esecuzione del piano di rafforzamento la Regione possa predisporre strumenti atti a riconoscere e valorizzare le competenze, le professionalità e la continuità lavorativa dei lavoratori precari che in tutti questi anni, a partire dal 1999, hanno prestato opera all’interno dei servizi“.