Un centinaio di lavoratori Froneri di Parma hanno manifestato oggi davanti alla sede di Milano della Nestlé. Uno sciopero di 8 ore indetto a seguito dell’annuncio della chiusura dello stabilimento Froneri (ex Nestlé) di Parma, con protesta portata davanti alla sede della multinazionale svizzera che detiene il 50% delle azioni Froneri ed è titolare dei marchi di gelateria (Motta, Alemagna e Antica Gelateria del Corso) prodotti nello stabilimento di Parma.
Rappresentanti di Nestlé Italia hanno ricevuto una delegazione di lavoratori in sciopero, che ha contestato l’atteggiamento di Froneri, ritenuto irrispettoso delle relazioni industriali e offensivo per tutto un territorio. Per questo motivo è stato anche chiesto il coinvolgimento diretto di Nestlé nell trattativa sindacale.
I prossimi appuntamenti in agenda sono adesso l’incontro di esame congiunto della procedura dei licenziamenti, previsto per giovedì 5 ottobre, e lo sciopero con riunione di tutti i delegati sindacali agroalimentari di Parma e corteo in Prefettura per venerdì 6 ottobre. In questa vertenza sono in gioco centinaia di posti di lavoro e la sopravvivenza di brand storici legati a valori territoriali del nostro Paese dicono Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Tutto ciò può “mettere in crisi il sistema industriale del comparto food che, in questi anni di crisi dei consumi, aveva rappresentato un’ancora di salvataggio e che con lo sviluppo dell’export ha rappresentato la carta vincente per far uscire il Paese dalla crisi. Purtroppo scenari di basso profilo industriale, di scarsa attenzione alle persone e alla qualità delle relazioni sindacali e industriali come quelli disegnati da Nestlè e Froneri rischiano di creare danni profondi per le comunità coinvolte oltre che per il Paese tutto”.
Il ritrovo davanti alla ex Nestlé è previsto per le 9. Alle 10 partirà il corteo che attraverserà il centro cittadino alla volta della Prefettura di Parma. Per il 12 ottobre, infine, come ha fatto sapere oggi la Regione (leggi) è stato convocato un tavolo di salvaguardia occupazionale che si terrà in municipio a Parma. Nell’attesa delle mosse del Ministero del Lavoro, già chiamato in causa dallo stesso esecutivo regionale dell’Emilia Romagna.