VENEZIA – PARMA 0-1
Marcatori: 56′ Di Cesare
Venezia (3-5-2): Audero; Andelkovic (60′ Zigoni), Modolo, Domizzi; Zampano (82′ Fabiano), Falzerano, Bentivoglio, Suciu, Del Grosso; Moreo, Marsura (80′ Pinato). A disposizione: Vicario, Gori, Stulac, Soligo, Mlakar, Cernuto, Garofalo, Signori. All. Inzaghi
Parma (4-3-3): Frattali; Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli, Germoni; Scozzarella (89′ Barillà), Scavone, Dezi (71′ Munari); Baraye, Calaiò, Di Gaudio (79′ Mazzocchi). A disposizione: Nardi, Corapi, Scaglia, Frediani, Nocciolini, Insigne, Siligardi, Gagliolo, Sierralta. All. D’Aversa
Arbitro: Antonello Balice di Termoli
Assistenti: Stefano Bellutti di Trento e Marco Chiocchi di Foligno. Quarto uomo: Valerio Marini di Roma
Note: corner 5-2; ammoniti Zampano al 45′, Calaiò al 50′, Domizzi al 72′, Fabiano all’83’, Scavone al 94′; al 36′ allontanato dalla panchina il direttore sportivo del Parma, Daniele Faggiano
Il Parma porta a casa 3 punti da Venezia senza fare grandissime cose e rischiando anche un bel po’. Una brutta gara quella vista al Penzo, giocata su ritmi molto bassi, quasi con il freno a mano tirato. Paura di subire gol innanzitutto, ma anche la consapevolezza che questa partita l’avrebbe vinta chi avesse segnato per primo. Ed è stato il Parma a trovare la rete che vale la vittoria, con un bel colpo di testa di Valerio Di Cesare al 56′, bravissimo anche al 79′ quando rinvia il pallone di Moreo che si stava infilando in rete.
Cambia ancora mister Roberto D’Aversa dopo la rivoluzione varata contro l’Empoli. Da segnalare subito l’esordio del giovane terzino scuola Lazio Germoni al posto di Scaglia sulla sinistra, mentre a far coppia con Lucarelli al centro della difesa è tornato Di Cesare. A centrocampo spazio a Scavone, fuori Munari. In attacco c’è meritatamente Di Gaudio con Baraye e Calaiò, in panchina Nocciolini. Inutile dire che i crociati si schierano sempre con il classico 4-3-3 al quale il Venezia oppone il suo 3-5-2. Sorpresa di mister Pippo Inzaghi: fuori il bomber scuola Milan Zigoni, dentro Marsura.
Primo tempo senza troppi sussulti per il pubblico del Penzo, con i portieri Audero e Frattali praticamente disoccupati e ritmi piuttosto lenti da conciliare una siesta sugli spalti. Il Venezia cerca di fare da subito gli “onori” di casa con un avvio appena più baldanzoso che produce soltanto un tiro fuori di poco di Moreo, ben servito con una verticalizzazione da Marsura. I crociati cominciano a farsi vedere con le loro solite prolungate manovre dopo il 10′, ma non trovano spazio davanti dove i lagunari li aspettano tutti – in maniera molto disciplinata – dietro la linea del pallone. Al 18′ è Lucarelli a togliere le castagne dal fuoco, deviando in angolo un cross velenoso di Zampano. Per vedere appena sporchi i guanti di Frattali, invece, bisogna attendere il 27′ quando Marsura lo chiama in causa con un diagonale da fuori. Insomma, poco o meglio nulla che valga il prezzo del biglietto in un primo tempo in cui il Venezia si difende spesso a cinque con l’aiuto di Zampano e Del Grosso, quindi fatica da impostare, e il Parma che fa il solito sterile possesso non trovando varchi.
Al 39′ l’unica vera occasione da rete: Marsura aggancia un bel pallone, supera di slancio in area capitan Lucarelli e si presenta al tiro davanti a Frattali con pallone per fortuna deviato in corner. I ragazzi di mister Inzaghi a questo punto alzano appena il ritmo per cercare di andare al riposo in vantaggio. Tutto inutile. L’unica cosa che finisce sul taccuino è il giallo a Zampano al 45′. Balice non ha gradito le proteste del giocatore in seguito a una punizione fischiata contro Domizzi per un brutto fallo ai danni di Calaiò. Da sottolineare come nei primi 45′ Marsura abbia ampiamente dimostrato di meritare la fiducia di Inzaghi che lo ha preferito a Zigoni.
Il secondo tempo inizia con gli stessi 22 e con lo stesso canovaccio. Il Venezia prova a forzare un po’, alzando appena i ritmi e già al 47′ è ancora Marsura con un destro a non trovare la porta di Frattali. Al 50′ è invece Calaiò a finire nell’elenco dei cattivi per un fallo da dietro su Zampano, nel tentativo di interrompere un’azione dei padroni di casa. Il Parma prova ad allentare la pressione e colleziona alcuni calci d’angolo, come quello battuto al 56′ da Scozzarella che trova in area la zuccata vincente di Di Cesare, uno dei saltatori di questo Parma ancora privo di un vero uomo d’area. Ancora una volta il gol arriva da un difensore e da una palla inattiva.
Per Inzaghi – che finora aveva subito soltanto un gol ad Avellino – è invece il momento di cambiare qualcosa per recuperare una gara che rischia di finire male. Dentro quindi Zigoni al posto di Andelkovic. Il Venezia riesce così ad alzare il baricentro, ma non trova comunque spunti interessanti per impensierire Lucarelli e compagni.
Mister D’Aversa con il vantaggio pensa alle coperture: al 71′ manda in campo il più roccioso Munari al posto di Dezi, quindi al 79′ fa esordire Mazzocchi togliendo Di Gaudio. Nel frattempo però ci sono da registrare un paio di brividi per Frattali: al 72′ Moreo cade in area dopo un contatto con il portiere crociato, ma Balice lascia correre e tira fuori un altro giallo per Domizzi che non smetteva di protestare. Nonostante la partita scivoli via con ritmi piuttosto agostani, è sempre il Venezia a creare le situazioni più pericolose. Sempre con Moreo. L’attaccante piazzato sul primo palo devia al 76′ un bel cross di Falzerano, ma Frattali c’è e salva in due tempi. Appena 3′ dopo è Di Cesare – oggi in gran spolvero – a salvare il Parma dalla capitolazione, allontanando il pallone colpito con il tacco da Moreo che si stava insaccando a porta vuota.
Davvero pericolo scampato per i crociati. Intanto mister Inzaghi richiama Marsura, stanco dopo aver dato molto e creato diverse occasioni, e manda in campo Pinato. Adesso i padroni di casa devono sbilanciarsi e il Parma cerca di approfittarne. Come all’81’ quando il neo entrato Mazzocchi in seguito a una ripartenza viene anticipato di un nulla da Audero in uscita. Inzaghi prova a dare maggior slancio offensivo al centrocampo, inserendo Fabiano al posto di Zampano già ammonito. E il neo entrato che fa? In appena 1′ becca un cartellino giallo, dopo un intervento piuttosto scomposto su Scozzarella all’altezza della linea mediana.
Il finale di gara è tutto di marca veneziana, con il Parma concentrato a pieno organico sulla fase difensiva. Ma i ragazzi di Inzaghi non trovano altro che qualche calcio d’angolo. Da registrare ormai all’ultimo respiro un altro giallo, questa volta per Scavone, reo di una brutta entrata su Bentivoglio. Subito dopo Balice di Termoli fischia la fine di una brutta partita portata a casa dal Parma, ma a creare più occasioni è stato il Venezia. In ogni caso, guai a parlare di crisi superata in casa gialloblu: al momento si alza il morale, si muove la classifica ma la cura è appena iniziata. E per quanto visto anche oggi in laguna, sarà ancora lunga. Attenzione alle ricadute.