Sarà una domenica tutta all’insegna del gusto e della tradizione più autentica nel cuore di Noceto. Il 24 settembre è infatti la giornata del Concorso del Nocino e delle Torte di noci, che nel 2017 taglia il traguardo della 33^ edizione. Programma ricco anche quest’anno. Dalle 9 nel centro storico saranno presenti i produttori agricoli con i loro prodotti a chilometri zero e gli hobbisti con il loro artigianato creativo, maglieria, bigiotteria, ceramiche, lampade, decorazioni, soprammobili. Dalla mattinata verranno ritirate le torte di noci per il concorso, dalle 14,30 avrà inizio la degustazioni dei dieci nocini finalisti sui 175 campioni pervenuti da tutt’Italia e anche dall’estero. Alle 18 circa la proclamazione dei vincitori.
Protagonista della giornata, per la parte musicale, il gruppo “Le mondine”, che dalle 15 proporrà le migliori canzoni popolari della tradizione. Alle ore 18,30 l’associazione “Incontriamoci in paese” offrirà il tradizionale risotto da passeggio al Nocino, annaffiato con i vini dell’azienda vinicola Nebbia e Sabbia di Zibello.
La manifestazione è stata curata dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione “Incontriamoci In Paese” e la Proloco.
Il nocino è il prodotto tipico che più di ogni altro caratterizza Noceto.Incerta l’origine di questo infuso: alcuni lo fanno risalire al 55 a.C. all’epoca dei Romani che in questa terra apprezzarono ed impararono a produrre una bevanda a base di noci. Nel 187 a.C., dopo che Mario Emilio Lepido tracciò la via Emilia, le popolazioni insediatesi sulla sponda sinistra del Taro, come si tramanda, scoprirono e diedero il nome “Noxetum” ad un luogo dove abbondavano le piante di noci. Per questo gli abitanti iniziarono a produrre il nocino e la leggenda dice che la ricetta prevedesse delle regole precise a cui attenersi: “…una mano femminile, a piedi scalzi, dovrebbe raccogliere le noci nella notte di San Giovanni; il frutto poi dovrebbe essere tagliato con una lama di noce e non di ferro…”.
Altre fonti sostengono che fu ideato e prodotto dentro le mura della Rocca quando un soldato di ventura alle dipendenze dei Signori di Noceto consigliò il prezioso infuso ad un cavaliere desideroso di conquistare il cuore di una nobile dama… e si dice che abbia funzionato. E’ inoltre probabile che nell’antichità questa bevanda a base di mallo sia sorta per curare qualche malattia o disfunzione, e che poi il suo sapore sia piaciuto al punto da essere destinato ad altro uso.