Finanziamenti e sgravi fiscali per i piccoli esercizi commerciali polifunzionali delle zone più disagiate della regione. La proposta contenuta in un progetto di legge è di Alessandro Cardinali, consigliere del Partito democratico, appoggiato da diversi democratici e sposato anche da Sinistra italiana. Sette articoli che modificherebbero due leggi regionali vigenti in materia di sostegno ai piccoli esercizi, pensati per quelle realtà “di piccole dimensioni – si legge nel documento – collocate in realtà montane, rurali o dove è presente una rarefazione della rete commerciale“.
Gli esercizi che, secondo il pdl, potranno beneficiare dell’aiuto pubblico non sono però semplici alimentari: l’articolato richiede che i “negozi siano di piccole dimensioni, polifunzionali e in cui il commercio al dettaglio – spiega Cardinali nella scheda di relazione che accompagna il testo del progetto di legge – e l’eventuale attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, siano esercitate unitamente ad altri servizi di interesse per la collettività, eventualmente in convenzione con soggetti pubblici o privati“.
Acquisto e ristrutturazione dei locali e aree, attrezzature, merci e innovazione tecnologica: sono tutte azioni che il pdl Cardinali inserisce tra quelle finanziabili. A queste si aggiungono “la realizzazione di punti informativi – continua il consigliere regionale del parmense – e sportelli per la cittadinanza e la formazione di scorte necessarie alla realizzazione di programma di investimento“. E per quanto riguarda gli sgravi fiscali, le “agevolazioni sono legate agli oneri di urbanizzazione nel caso di recupero e miglioramento edilizio, finalizzato all’insediamento dell’esercizio polifunzionale, alla concessione di immobili a titolo gratuito da parte dei Comuni per l’avvio delle attività e – prosegue il democratico – a contributi regionali una tantum per garantire la soglia di sopravvivenza“.
Due i casi di revoca dei contributi previsti: “Se non venie rispettata l’apertura annuale e se l’attività viene chiusa o trasferita senza aver avuto il consenso del Comune“. La presenza di questi esercizi “fornisce un servizio – conclude Cardinali – essenziale per le popolazioni locali, contribuendo così a mantenere il presidio umano in territori a forte rischio di spopolamento. Una funzione sociale spiega il sostegno pubblico“.
Il progetto di legge porta le firme, oltre a quella di Cardinali, di Gian Luigi Molinari, Roberto Poli, Manuela Rontini, Katia Tarasconi, Marcella Zappaterra, Luciana Serri, Barbara Lori per il Partito democratico e di Igor Taruffi e Yuri Torri per Sinistra italiana.