Banca di Parma getta la spugna, si fonderà in EmilBanca

Banca di Parma getta la spugna, si fonderà in EmilBanca

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Banca Parma, nata nell’aprile 2015 con l’obiettivo di dare alla città ducale un suo istituto di credito cooperativo, è ormai prossima ad abbandonare il campo. Un’avventura durata poco più di 2 anni, mai decollata davvero e costretta ad arrendersi davanti all’evidenza dei conti nonostante gli sforzi dei circa 1800 soci che hanno creduto nel progetto mettendo insieme un capitale sociale di 6.888.500 euro. Banca d’Italia ha dato il nulla osta ad EmilBanca per l’operazione di fusione per incorporazione di Banca di Parma. L’Istituto di credito bolognese acquisirà contemporaneamente anche la Bcc Vergato, un’altra piccola banca del Bolognese.

Banca di Parma ha registrato perdite per 2.130.770 euro e lo scorso 28 agosto i soci hanno deciso l’incorporazione in EmilBanca. La fusione prenderà il via il prossimo 1 dicembre. I dipendenti della Bcc transiteranno nella nuova realtà, mentre i soci verranno liquidati con azioni tre azioni EmilBanca per ciascuna azione Banca di Parma, il cui valore è stato ricalcolato, a causa delle perdite, in 92,60 euro rispetto alle 100 euro iniziali. Per quanto riguarda i debiti, EmilBanca ripianerà 1.648.575 euro, mentre i 1800 soci dovranno farsi carico dei restanti 482.195 euro.

Il progetto di fusione sarà presentato ufficialmente martedì a Bologna da Giulio Magagni, presidente EmilBanca e Iccrea Holding. All’incontro prenderanno parte anche Viviano Fiori, presidente Bcc Vergato, Alfredo Alessandrini, presidente Banca di Parma, e Daniele Ravaglia, direttore generale EmilBanca.

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