Tutte le proposte per la sicurezza in un documento unico condiviso dal Consiglio comunale. Questa la proposta arrivata oggi in aula dal sindaco Federico Pizzarotti per “affrontare un’emergenza sentita da tutti i cittadini”. E proprio la sicurezza a più riprese è tornata al centro del dibattito del primo consiglio comunale dopo le ferie estive. L’apertura del sindaco è stata accolta da tutti i gruppi, anche se Laura Cavandoli, capogruppo della Lega Nord, si è risentita ritenendo dispregiativo l’uso del termine “leghista” fatto dal primo cittadino.
Il consigliere Pier Paolo Eramo di Parma protagonista ha inoltre contestato l’assenza dell’amministrazione in un periodo estivo caratterizzato da problemi di sicurezza, mentre Parma unita Centristi e il gruppo Pd hanno colto la palla al balzo preannunciando una mozione che impegni tutti gli organi comunali ad individuare soluzioni concrete. Emiliano Occhi della Lega approva la proposta del sindaco, sottolineando che non c’è un problema di razzismo, ma di rispetto dei diritti dei cittadini.
Il Consiglio comunale ha inoltre approvato all’unanimità l’acquisizione al patrimonio del Parco Ferrari, ceduto a titolo gratuito dallo Stato. Una delibera meramente tecnica, in quanto non cambierebbe nulla: la gestione dell’area verde era già a carico del Comune, ma come ha detto il vicesindaco Marco Bosi si potranno fare adesso progetti diversi oltre a risparmiare circa 40 mila euro all’anno di canoni.
L’aula ha poi preso atto delle linee programmatiche presentate dall’amministrazione per il mandato 2017-2022.
Nella fase delle interrogazioni, il consigliere di Parma Unita Centristi, Fabrizio Pezzuto, ha chiesto notizie in merito al degrado del parco dei Vetrai di via Milano, nel quartiere San Leonardo, dove si registrano un costante abbandono di rifiuti, la presenza di senzatetto e anche di uno scavo rimasto scoperto. L’assessore alla sicurezza Cristiano Casa ha reso noto di aver chiesto l’intervento del Questore per la questione dei senzatetto, perché si tratta di un cittadino nigeriano con diversi precedenti e fogli di via evidentemente non rispettati. Sollecitata l’espulsione dell’uomo. La Polizia municipale ha invece multato un altro senzatetto del quale ha rimosso la tenda. L’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi ha assicurato che sono in programma interventi di manutenzione. Nel 2018 verranno sostituiti invece i gazebo e gli alberi ormai morti.
Lo spazio salute per immigrati di via XXII Luglio è stato invece al centro dell’interrogazione della leghista Laura Cavandoli rivolta all’assessore Nicoletta Paci. Sotto osservazione, in particolare, eventuali problemi di sicurezza dovuti alla presenza di numerose persone in un palazzo che ospita altri appartamenti e che ha un ascensore non in regola. L’assessore Paci ha detto che gli unici servizi offerti nello stabile sono quelli di medicina generale, pediatria ed orientamento sull’accesso ai servizi sanitari. Gli stranieri saranno tutti accompagnati dai tutor del progetto Sprar per ovviare a qualsiasi problema di sicurezza. Cavandoli e Paci non hanno comunque concordato sull’adeguatezza dello stabile – che ha anche un costo piuttosto alto – con la capogruppo che ha suggerito il trasferimento all’Ausl di via Vasari.
Profondo rosso, infine, per l’Aeroporto Giuseppe Verdi di Parma che ha chiuso il 2016 con un passivo di 3,5 milioni, somma che si a sommare alla perdita del 2015 che era stata di 3,1 milioni. A rivelare la situazione dello scalo aeroportuale è stato il sindaco Pizzarotti, rispondendo a una interrogazione dei rappresentanti del Pd. Il primo cittadino ha anche annunciato che è allo studio l’ipotesi di impiegare i ricavi della vendita a Crédit Agricole delle azioni dell’Ente Fiere di Parma – poco più di 5 milioni di euro – proprio per far fronte alla situazione del Verdi di cui il Comune detiene il 5,9% del capitale sociale. L’obiettivo rimane la riconversione a scalo cargo, che passa però per l’allungamento della pista. A fine mese, intanto, per garantire la prosecuzione dell’attività, è previsto un altro aumento di capitale da parte dei soci della Sogeap, la società di gestione dello scalo, al quale dovrebbero partecipare però soltanto i privati.