Tutto pronto in città per dare il via alla quinta edizione del Parma International Music Film Festival. Un momento storico segnato da temi fondamentali per il futuro del mondo e neppure il mondo dell’arte può ignorarli. Così al Festival arriveranno i suoni della Madre Terra, ci sarà spazio per il grande problema rappresentato dalla siccità, si parlerà delle divisioni di territori e popoli per ritracciare un nuovo senso del confine.
Il Festival cinematografico dedicato non all’immagine ma alla musica che l’accompagna e spesso la completa – ideato e realizzato dall’Associazione Parma OperArt, sotto la direzione di Eddy Lovaglio e con la direzione artistica del M° Riccardo J. Moretti – si svolgerà dal 18 al 24 settembre alla Casa della Musica di Parma.
La rassegna vanta il patrocinio dell’Assessorato Cultura del Comune di Parma e della collaborazione della Casa della Musica, della Film Commission, della Regione Emilia Romagna, dell’Università di Parma e di Mup Editore, oltre che il sostegno di sponsor privati.
“Siamo orgogliosi di sostenere anche quest’anno – ha detto Flora Raffa, dirigente Settore Cultura del Comune di Parma – il Parma International Music Film Festival che rappresenta ormai una realtà consolidata nell’ambito delle offerte culturali per la cittadinanza: alla Casa della Musica si alterneranno tante proiezioni a ingresso gratuito che potranno coinvolgere e interessare persone di tutte le età”.
“Si tratta dell’unico Festival europeo – ha sottolineato Eddy Lovaglio, presidente Parma OperArt – con un primo premio dedicato alla colonna sonora. Anche quest’anno tante produzioni indipendenti potranno contare sul circuito del Festival che darà inoltre la possibilità alla cittadinanza di assistere a proiezioni per tutti i gusti”.
Il Festival si inaugura lunedì 18 settembre alle 18 alla Casa della Musica con un cameo musicale dal titolo “Ciak Melody” – Roberto Vignoli, saxofono e Iulia Relinda Ratiu, pianoforte. In serata sarà proiettato, fuori concorso, il film-documentario “Maestro”, una produzione dell’Istituto Luce e Rai Tre, con l’Alto Patrocinio Unesco. La regia è di Alexander Valenti ma il documentario si deve soprattutto a Francesco Lotoro e alla sua appassionata ricerca della musica composta nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo è un viaggio nel tempo per combattere l’oblio e conservare la memoria di coloro che hanno saputo opporsi all’annientamento attraverso la musica.
Così come, fuori concorso, sarà proiettato giovedì 21 settembre alle 21.15 il documentario di Francesco Barilli “I colori nascosti di Benedetto detto Antelami” che, con l’apporto dell’eclettico fotografo Lucio Rossi presenta la riscoperta dei colori e di ciò che è inciso nella Deposizione dell’Antelami fino ad arrivare ad illustrare come si presentava il capolavoro in origine.
Mentre tra i film in concorso diverse sono le produzioni meritevoli di nota: una particolare attenzione è dedicata alle tematiche della terra, delle risorse naturali, come le produzioni “E-Mago” e “The Swimming in the Desert” che potrebbero essere inserite nella categoria “Educational”, così come il cortometraggio di Maria Grazia Cucinotta dal titolo “Il compleanno di Alice” che affronta un tema di estremo interesse e attualità come quello del bullismo.
Dall’Irlanda il documentario “Tides” racconta il concetto di separazione, di confine, geografico e mentale, narrato in modo estremamente poetico dal punto di vista del fiume, narratore e protagonista. Ma sulla questione di “confine” indaga anche la produzione turca dal titolo “2 By 2” che tocca il tema delle relazioni armene e turche dopo la pulizia etnica e il massacro del 1915: con l’intento di trovare un dialogo possibile tra i due popoli il regista dà vita ad un cortometraggio alquanto ironico ed esilarante.
Fra le cinquanta produzioni pervenute al festival, quest’anno ne sono state ammesse in concorso quindici. Oltre alle proiezioni dei film ammessi in concorso e provenienti da tutto il mondo (Italia, Portogallo, India, Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Ungheria, Marocco, Turchia, Colombia, Australia), il festival ha in programma concerti, incontri con registi e compositori e altri eventi collaterali.
Martedì 19 settembre, alle 17.30, si terrà un incontro dedicato al “Gattopardo”; in occasione del 60° anniversario della morte di Tomasi di Lampedusa verrà dedicato al libro e al film di Visconti un approfondimento in collaborazione con il festival “Fare Leggere tutti” a cui seguirà la proiezione del documentario di Donata Pirrone “Sulle orme del Gattopardo”.
Venerdì 22 settembre, alle 21, appuntamento con il concerto “Soundtrack in Jazz!” con Giulia di Cagno, voce e testi, Leonardo Caligiuri, piano e arrangiamenti, Giacomo Marzi, contrabbasso. Jazz e cinematografo hanno la stessa età, sono nati praticamente insieme…un viaggio attraverso i temi indimenticabili delle colonne sonore più significative del cinema.
Sabato 23 settembre, alle 17.30, la presentazione dell’interessante libro “Note Segrete. Eroi, spie e banditi della musica italiana” incentrato sui retroscena del mondo della musica e su come la vita degli artisti sia stata intrecciata a quella dei servizi segreti e della malavita. L’incontro vedrà protagonista l’autore Michele Bovi, ex-direttore del TG2 e ideatore della trasmissione “Segreti Pop”, insieme a due caposaldi della cultura musicale pop italiana e internazionale: il M° Vince Tempera e il cantautore Pupo.
Le proiezioni e gli eventi collaterali – tutto ad ingresso gratuito – alla Casa della Musica si svolgeranno ogni pomeriggio a partire dalle 17 e fino alle 23. Le produzioni in concorso si contenderanno i due premi principali: la Violetta d’Oro alla migliore colonna sonora e la Violetta d’Argento al miglior film, creati dalla designer di alta gioielleria Claudia Oddi, a cui seguiranno le Menzioni per le varie categorie in concorso assegnate dalla giuria formata da David Meghnagi, Alan Baumann, Adriana Chiesa, Giovanni Battista Marras, e dal Direttore Artistico del Festival Riccardo J. Moretti.
Anche quest’anno la partnership con il “Premio Malerba” vedrà una giuria formata appositamente dalla presidente Anna Malerba che assegnerà un premio al miglior cortometraggio ammesso al Parma Music Film Festival.
Ultima novità di quest’anno sarà la presenza di “Art Pop Jury”, una giuria popolare formata da cineasti e cinefili, che seguirà la settimana di proiezioni assegnando un premio denominato “Art Pop Award”. MUP Editore, partner del festival, assegnerà un premio alla migliore produzione italiana.
Il festival si chiude domenica 24 settembre alle 20 con la Cerimonia di Premiazione e Cena di Gala al Salone San Paolo di Parma.
(Scarica: Programma Parma International Music Film Festival 2017)