Prima i concerti cancellati per questioni di ordine pubblico, adesso contro Bello Figo si scaglia anche la politica e il rapper che vive a Parma diventa un caso in Regione. “Basta con gli insulti di Bello Figo, perché, non gli si dovrebbe far fare spettacoli pubblici né a Parma né altrove”, tuona il consigliere regionale Fabio Rainieri, della Lega Nord, che dopo il concerto di sabato scorso al Circolo Arci Mu di via del Taglio ha presentato una interrogazione all’esecutivo guidato da Stefano Bonaccini.
“Spero che il Sindaco Pizzarotti non sia un fans di questo personaggio che ha oltrepassato di gran lunga i limiti della libertà di espressione con le sue esibizioni: i testi dei suoi motivi contengono frasi volgari, allusioni ingiuriose e provocazioni varie che oltraggiano le istituzioni pubbliche e la comunità nazionale – ha proseguito il consigliere regionale leghista –. A riprova che non c’è nessun razzismo ma una questione di obiettivo rispetto verso tutta la collettività va detto che a protestare giustamente contro questo soggetto non sono solo rappresentanti delle istituzioni e politici ma anche immigrati, soprattutto portavoce di loro associazioni che si sentono diffamati per essere fatti passare come scansafatiche e mantenuti dallo Stato”.
Con l’interrogazione Rainieri chiede alla Giunta regionale se concorda che i testi dei motivi rap di Bello Figo Gu siano eccessivamente offensivi per cui gli spettacoli pubblici in cui sono recitati non possono essere considerati espressioni artistiche ma vanno ritenuti contrari al buon costume e quindi manifestazioni da vietare in attuazione dell’articolo 21 comma 6 della Costituzione; se ritiene perlomeno inopportuno che Bello Figo Gu si esibisca nuovamente a Parma e sul territorio regionale; se intende togliere ogni sostegno regionale diretto e indiretto a tutti gli enti, i circoli e le associazioni che promuovono e organizzano spettacoli pubblici di Bello Figo Gu.