“La Regione Emilia-Romagna non sottovaluti l’ormai grande diffusione sul territorio regionale della mafia nigeriana che va contrastata come tutte le altre organizzazioni criminali”. Così il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha annunciato una nuova interrogazione presentata in Regione insieme a tutti i consiglieri del Gruppo Lega Nord per chiedere interventi contro la criminalità organizzata nigeriana.
L’allarme, oltre che dalle cronache quotidiane, nasce da uno studio sul radicamento di questa organizzazione criminale di tipo mafioso realizzato dall’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano. Nell’ultimo rapporto pubblicato lo scorso maggio, i ricercatori milanesi parlano di organizzazioni attive in Emilia Romagna che “operano in diversi settori, dal traffico di sostanze stupefacenti alla ricettazione, fino alla tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione”, insediate soprattutto nei territori di “Bologna, Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Rimini, ma in espansione anche nelle altre province” che “hanno la capacità di mascherare il proprio ruolo”, contano su “un elevato livello di conoscenza delle leggi italiane” e utilizzano finti centri culturali e negozi etnici di vario genere “come copertura rispetto alle attività illegali e di riciclaggio”.
La Lega Nord, tra i diversi riscontri alle conclusioni dello studio milanese, inserisce anche la retata operata dalle forze dell’ordine lo scorso 22 agosto nel piazzale antistante la Stazione di Parma. Inoltre, secondo i consiglieri regionali leghisti la proliferazione di questa organizzazione criminale è stata senza dubbio agevolata dall’atteggiamento buonista verso l’immigrazione clandestina dovuto alla mancata volontà, da una parte di frenare l’ingresso in Italia di migranti irregolari e, dall’altra, di prevedere procedure efficaci per il loro rimpatrio una volta accertato che non abbiano alcun diritto a permanere sul territorio nazionale.
Proprio i migranti irregolari sarebbero infatti i principali manovali di questa nuova mafia. Tra le iniziative richieste dagli esponenti del Carroccio al Presidente Stefano Bonaccini ed ai suoi assessori si segnalano: la dettagliata mappatura della presenza della mafia nigeriana sul territorio regionale con correlate statistiche, la rilevazione dei collegamenti tra tale tipo di malavita organizzata e la presenza in Italia di migranti e richiedenti asilo, il coordinamento con autorità giudiziaria, autorità di pubblica sicurezza e enti locali per attività di prevenzione e contrasto al pari di quanto si sta facendo contro le mafie nazionali.
Sul tema interviene anche il consigliere comunale di Parma e segretario provinciale della Lega Nord Emiliano Occhi: “Anche l’amministrazione comunale di Parma dovrebbe approfondire e affrontare meglio il problema perché la mafia nigeriana occupa interi spazi della nostra città con situazioni molto preoccupanti come a San Leonardo; non si commetta l’errore di sottovalutare la portata di questa organizzazione; qui non si parla più di microcriminalità ma di associazione mafiosa vera e propria. Sarebbe importante attuare strategie nuove per colpire questa organizzazione direttamente nel suo business effettuando tra l’altro controlli frequenti e serrati in quegli esercizi ed enti che i suoi affiliati usano da copertura per gli affari illeciti”.