Un protocollo d’intesa tra il Comune di Parma e la Regione Emilia Romagna per l’attuazione della legge regionale 6/2014 ‘Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere’. La firma è avvenuta oggi in Municipio alla presenza della consigliera regionale Roberta Mori, presidente della commissione per la Parità e per i diritti delle persone, e dell’assessore comunale Nicoletta Paci. Un protocollo che impegnerà la commissione assembleare e la giunta a fornire supporto giuridico, tecnico e amministrativo al Comune di Parma per l’applicazione della legge quadro regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere. E, da parte sua, il Comune di Parma si impegna, tra i vari punti, a promuovere politiche volte alla rimozione di ogni forma di disuguaglianza e di ogni discriminazione diretta o indiretta, alla promozione di progetti educativi finalizzati al rispetto delle differenze, alla promozione del ruolo delle donne nella vita civile e pubblica e all’utilizzo di un linguaggio non discriminante e a monitorare il contrasto della diffusione di messaggi pubblicitari sessisti e violenti.
“Questo protocollo – ha detto l’assessore alle pari opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci – si inserisce sul fertile terreno delle azioni concrete che come Amministrazione Comunale abbiamo e stiamo portando avanti a Parma in vari ambiti come scuola, sport e mondo giovanile. Con ancora più impegno ed efficacia il Comune si fa quindi promotore e capofila nei confronti delle realtà sul territorio per il contrasto alle differenze e discriminazioni di genere”.
“La volontà – ha spiegato Roberta Mori – è quella di concretizzare azioni capillari in ogni ambito contro le differenze di genere. Si tratta di una legge applicativa, fondata sulla cultura della prevenzione e che vuole coinvolgere complessivamente le realtà tutte: non basta infatti una legge, non basta un solo Comune o una sola città. Serve una stretta alleanza tra istituzioni e società civile in un sistema che possa efficacemente contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme”.
Tra i 21 punti del protocollo d’intesa siglato oggi anche la promozione delle pari opportunità in tutti i campi della vita della comunità locale, promozione della medicina di genere, valorizzazione del ruolo delle donne nella vita civile e pubblica, promozione di un linguaggio non discriminante, prevenzione e contrasto alla violenza di genere. E ancora: promozione di progetti educativi finalizzati al rispetto delle differenze e al benessere pisco-fisico di bambine/i e giovani, monitoraggio e contrasto della diffusione di messaggi pubblicitari sessisti e violenti, lesivi della dignità delle persone, in particolare delle donne, valorizzazione della cultura delle differenze e l’attuazione della parità di accesso a tutte le nomine.
L’Emilia-Romagna è stata la prima Regione, su impulso della Convenzione di Istanbul (siglata nel maggio del 2011 e ratificata dall’Italia il 27 giugno 2013), a emanare una legge dedicata alla parità e alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni di genere. Il Comune di Parma ha siglato il protocollo per continuare e incrementare il percorso, già intrapreso, per la realizzazione politiche orientate alla promozione delle pari opportunità per tutte e tutti e alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni.