“Le nostre montagne hanno bisogno di costruire un futuro e si può farlo solo investendo sui giovani e quindi sull’istruzione, chiudere una scuola in montagna significa mettere a rischio un intero territorio”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Partito democratico Alessandro Cardinali, che a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico si dice preoccupato della decisione di diminuire gli investimenti sulle scuole nel territorio parmense.
L’esponente Pd ha scritto una lettera a Maurizio Bocedi, dirigente dell’Ambito Territoriale Scolastico di Parma e Piacenza per provare a risolvere la situazione. “Da tempo la Regione dimostra una particolare attenzione all’insegnamento – spiega Cardinali – cito, a titolo di esempio fra i tanti, gli investimenti strutturali sugli edifici, ma anche i progetti regionali per l’adozione di metodologie didattiche innovative. Voglio sperare che si capisca l’importanza della presenza delle scuole per garantire la permanenza di tanti nuclei famigliari su un territorio già molto complesso”.
“Ho deciso di intervenire direttamente – continua Cardinali – perché si sono susseguite diverse notizie allarmanti rispetto alla garanzia dell’istruzione nelle nostre montagne. Le situazioni complesse sono tante: come, ad esempio, la mancata riapertura della scuola dell’infanzia di Bore, la non assegnazione delle classi distinte alla scuola primaria di Albareto e la carente assegnazione di personale ATA all’istituto Comprensivo di Borgotaro”. Per l’esponente Pd ci sono tutti gli spazi per rivedere queste decisioni. “Ancora di più nella situazione di Bore in cui il Comune ha già ufficialmente la volontà di partecipare a sostenere le spese per mantenere questo servizio, ed ha investito importanti risorse per completare opere di ristrutturazione del plesso scolastico”, aggiunge Cardinali.
Nella sua lettera il consigliere regionale chiede a Bocedi di riaprire un dialogo con il territorio per cercare una soluzione condivisa: “Se sapremo trovare una risposta insieme potremo garantire un futuro al nostro territorio e alle famiglie che vi abitano”.