Un autista della Tep è stato malmenato da un giovane di colore ed è stato costretto a far ricorso alle cure del pronto soccorso del Maggiore. Ne avrà per sette giorni, ma ce ne vorranno molti di più per superare lo sconcerto di quell’attimo di follia che poteva avere conseguenze ben più gravi. Tutto è accaduto nel pomeriggio di martedì 29 agosto, verso le 18.30, sul bus che dalla stazione di Parma doveva partire in direzione Mezzani.
La brutalità dell’aggressione è stata documentata con un telefonino e il video qui pubblicato è diventato virale sulla pagina facebook di Cronaca Vera. Protagonista un giovane di colore tra i 18 e i 20 anni – forse uno dei tanti che ciondolano per intere giornate in piazzale Dalla Chiesa – che con i suoi amici occupava la pensilina ostacolando la salita dei passeggeri sui bus.
L’autista avrebbe quindi chiesto ai ragazzi di allontanarsi – la Tep ha avviato un’indagine interna per ricostruire i fatti – e per tutta risposta è stato aggredito da uno di loro che, salito sul bus, lo ha subito colpito con violenza, gettato a terra e continuano a malmenarlo anche quando l’uomo era ormai inerme.
Sulla vicenda stanno indagando adesso i Carabinieri di Parma.
Parma, brutale aggressione ad un conducente bus nella giornata di ieri.Segnalato da un nostro lettore.
Pubblicato da Cronaca Vera su Mercoledì 30 agosto 2017
La gravità dell’accaduto non poteva però passare inosservata.
“Le immagini dell’aggressione, avvenuta a Parma, a un’autista da parte di un ragazzo extracomunitario sono raccapriccianti – dice Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza -. L’autista del bus, che stava semplicemente facendo il suo lavoro, è stato preso a calci e pugni senza motivo. Aggressioni di questo tipo a chi lavora sono sempre più frequenti e davvero ormai non si può più prendere un mezzo pubblico tranquilli perché può capitare qualsiasi cosa. L’autore dell’aggressione deve essere rintracciato, arrestato e processato in fretta e se condannato scontare la pena al suo Paese. È anche ora di un giro di vite sulla sicurezza perché davvero continuando così non si potrà più uscire di casa senza timore“.
“Oggi si è passato il limite: un autista di un autobus è stato aggredito e brutalmente picchiato da un extracomunitario a Parma – le fanno eco Nicolas Brigati e Jacopo Rosa, coordinatori provinciale e comunale di Forza Italia Giovani -. Il video diffuso sul web è raccapricciante e di una violenza inaudita: l’autista, che stava semplicemente lavorando, è stato preso a calci e pugni. Chi lavora, svolgendo oltretutto un servizio pubblico, e chi viaggia sui mezzi deve farlo in condizioni di totale sicurezza. Il prefetto e il questore devono subito farsi carico della questione sicurezza e se non si sentono in grado di farlo si dimettano. Se non hanno abbastanza risorse a disposizione, chiedano al ministro Minniti di inviare uomini e mezzi nella nostra città. Non si può andare avanti così: se non si fa qualcosa la situazione continuerà a peggiorare. Per il prefetto la priorità e trovare nuovi alloggi per accogliere i presunti profughi per poter così compiacere i suoi superiori. I cittadini di Parma però sono stanchi e si sentono ogni giorno più insicuri. Bisogna fare qualcosa e subito! Ci auguriamo inoltre che l’aggressore venga arrestato e processato nel più breve tempo possibile e che sconti la condanna nel proprio Paese d’origine”.
Anche Laura Schianchi di Forza Italia esprime la piena solidarietà al lavoratore aggredito e a tutti i dipendenti dell’Azienda Trasporti di Parma. Ma chiede anche alle Autorità competenti di individuare con sollecitudine i responsabili, comminare loro le pene previste dal codice penale, e se irregolari, provvedere all’immediata espulsione dal nostro Paese. Chiede altresì al sindaco di Parma di adoperarsi per garantire nel trasporto pubblico della città, oltre che in tutti gli altri aspetti del vivere quotidiano, l’incolumità e la sicurezza dei suoi cittadini. Elio Massimo Palmizio, parlamentare e coordinatore regionale degli azzurri, rincara la dose: “Quanto successo è inaccettabile e purtroppo è solo uno dei tanti atti di violenza che sono avvenuti negli ultimi periodi nelle nostre città. L’odio e il disagio si alimentano vicendevolmente creando situazioni di vero rischio sociale. Il problema va affrontato velocemente e non è sufficiente dire chiudiamo le frontiere. Credo sempre più che Comuni, Province e Regione debbano aprire un tavolo sull’emergenza sicurezza. Si deve investire di più sulle forze dell’ordine ma anche in formazione sociale. Chi lavora con il pubblico deve sapere come comportarsi per evitare ed eventualmente difendersi”.
La Lega Nord, domani, giovedì, alle 11, sarà proprio all’Autostazione di Parma, in via Villa Sant’Angelo, con la partecipazione di sindaci, consiglieri, militanti ed altri esponenti per un presidio di solidarietà verso i lavoratori della Tep. Lo ha annunciato il segretario provinciale Emiliano Occhi, aggiungendo che “il Direttivo Provinciale e i consiglieri comunali Lega Nord Parma esprimono solidarietà al lavoratore vittima del feroce pestaggio e condannano ogni forma di violenza verbale e fisica. La gravità dell’episodio deve allertare i vertici della Tep sulle misure da predisporre per tutelare i propri lavoratori he più volte hanno richiesto più attenzione alla loro sicurezza. I consiglieri Cavandoli, Occhi, Campari e Marù hanno depositato un’interrogazione al Sindaco Pizzarotti per conoscere quali provvedimenti intenda immediatamente prendere per evitare che tali eventi possano nuovamente accadere evitando così di mettere in pericolo anche gli utenti“.
“Una violenza intollerabile verso un lavoratore che voleva svolgere solo la sua attività lavorativa – tuona Fabio Rainieri, consigliere regionale della Lega Nord e vicepresidente dell’Assemblea legislativa -. Questi soggetti che non vogliono accettare le nostre regole di educazione e civiltà ma vogliono fare a casa nostra quello che gli pare, con violenza e prepotenza, non meritano di stare in una società civile ma vanno immediatamente rispediti da dove sono venuti. Esprimo tutta la mia solidarietà all’autista che ha subito questa inaccettabile aggressione e sono disponibile ad incontrare i lavoratori di TEP per affrontare insieme il problema delle purtroppo sempre più frequenti violenze nei loro confronti – prosegue Rainieri –. Sul punto presenterò anche una interrogazione che voglio far sottoscrivere da tutti i componenti del Gruppo Lega Nord in Assemblea perché la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna è praticamente immobile sul problema nonostante sia stata più volte sollecitata. Lo stesso si può dire anche per il Comune e la Provincia di Parma che di TEP sono i proprietari. Per questo, come Lega Nord di Parma ci troveremo domani mattina alle 11 per un presidio proprio lì dove quest’ultimo fattaccio è accaduto, la stazione dei bus presso la stazione ferroviaria di Parma. L’atteggiamento delle amministrazioni a guida PD o comunque ad esso affini, come quella di Pizzarotti, quando si tratta di problemi concernenti la sicurezza dei cittadini e l’immigrazione è sempre quello buonista che porta a lasciar correre o nella migliore delle ipotesi a tentennare. Comune e Provincia, invece e perlomeno, dovrebbero costituirsi parte civile contro questi incivili e chiedere che siano cacciati al più presto nei paesi di origine. E non si dica che il tirare in mezzo la dissennata politica sull’immigrazione per questo problema della sicurezza di autisti e controllori è solo strumentale. Basta girare qualche volta sugli autobus ma anche sui treni per verificare che i comportamenti maleducati e prepotenti verso i lavoratori oltre che verso altri passeggeri sono tenuti molto spesso da quelli che dovrebbero essere i nostri ospiti. Con questo non voglio dire che tutti gli extracomunitari siano degli incivili e neppure che non ci siano italiani maleducati e prepotenti – conclude l’esponente della Lega Nord – ma evidenzio il dato di fatto che le aggressioni sui mezzi di trasporto pubblico, di cui fino a qualche anno fa non si sentiva mai parlare, ora sono quasi sempre operate da quelle che secondo qualcuno sarebbero risorse”.
Una scena “indegna” la definisce invece Emanuele Bacchieri, di CasaPound Italia, secondo il quale la stazione è “diventata ormai terra di nessuno“.
“É questo il futuro della città a cui ci preparano il Sindaco e la sua giunta? – chiede Bacchieri -. Una domanda più che lecita viste le recenti farneticazioni di un membro della maggioranza in consiglio comunale, il quale si augura che l’arrivo di questa gentaglia continui indisturbato. Da parte nostra esprimiamo solidarietà all’autista vittima del pestaggio, che paga le colpe di una gestione sconsiderata della sicurezza a Parma. Non siamo sicuri sulle nostre strade né nei nostri quartieri, basta leggere la cronaca quotidiana che parla di continue risse fra spacciatori, molti dei quali richiedenti asilo, per il controllo del territorio. Ora la violenza arriva fino sui nostri mezzi di trasporto pubblico, nell’ennesimo episodio che colpisce per la sua brutalità“.
Bacchieri ricorda che “fino a pochi mesi fa, in campagna elettorale, erano tutti pronti a cavalcare il tema sicurezza. Ora, a urne chiuse, non solo non si è visto il benché minimo risultato, ma nemmeno uno straccio di proposta. E a pagare, come sempre sulla loro pelle, sono i cittadini parmigiani“.
Sulla questione interviene anche la Filt Cgil provinciale di Parma per “esprimere la propria solidarietà al lavoratore coinvolto ed augurare allo stesso una pronta guarigione. Nel merito di quanto accaduto – prosegue la nota sindacale – non avendo conoscenza diretta e precisa di fatti sui quali faranno luce i soggetti competenti, non è possibile esprimersi compiutamente. Il sindacato di categoria rinnova tuttavia la forte preoccupazione, come già fatto in azienda oltre che negli incontri specifici tenutisi in prefettura, per una situazione di insicurezza e di degrado che si acuisce ogni giorno e che ogni giorno rende il lavoro degli autisti più difficile e pericoloso. Auspica inoltre che l’azienda, la proprietà e gli organismi preposti pongano la doverosa attenzione al tema ed ascoltino anche i consigli di chi sui bus ci lavora, a partire dalla richiesta di collaborazione con le forze dell’ordine presenti sul territorio”.