PIACENZA-PARMA 2-3 (ALLENAMENTO CONGIUNTO, campo sintetico di Podenzano (PC)
Marcatori: 14′ Ajibola, 30′ e 18′ st (rig.) Giovannetti, 33′ D’Aloia (rig.),26′ Spinelli
LE FORMAZIONI INIZIALI (nella ripresa, nel Parma, è entrata tutta la panchina)
PIACENZA – 1 Bengasi; 2 Confalonieri, 3 Macellari, 4 Cellamare, 5 Popovici, 6 Zanoni, 7 Siviero, 8 Carrese, 9 Thioune, 10 Beji, 11 Rossi.
All. Balestri
A disposizione: 12 Ansaldi; 13 Turano, 14 Cadei, 15 Docente, 16 Nardini, 17 Porati, 18 Vailati, 19 Arrotta, 20 Campani, 21 Giovannetti, 22 Giacobbi, 23 Parietti, 24 Bequiri
PARMA – 1 Buzzi; 2 Rocchi, 3 Togola, 4 D’Aloia, 5 Bisagni, 6 Lucarelli, 7 Kasa, 8 Camara, 9 Ajibola, 10 Mauro, 11 Abou. All. Bagatti
A disposizione: 12 Ferrari; 13 Papa, 14 Banè, 15 Mossini, 16 De Marco, 17 Formisano, 18 De Santis, 19 Turco, 20 Spinelli, 21 Di Bari, 22 De Marco, 23 Govoni
LA PARTITA IN ALLENAMENTO
Gli Under 17 del Parma si sono imposti 3-2, sul sintetico di Podenzano, sui pari età del Piacenza, grazie alle reti di Aijbola, D’Aloia (rig.) e Spinelli. Per i biancorossi doppietta di Giovannetti (1 su calcio di rigore). I crociatini di Mister Massimo Bagatti, che debutteranno in campionato domenica 10 settembre 2017 ospitando il Genoa, hanno anche colto tre legni (un palo e una traversa con Camarà e un palo con Togola).
Questo il commento dell’allenatore Massimo Bagatti intervistato, al termine della gara :
“Oggi ci sono state delle buone indicazioni, i ragazzi hanno cercato di fare quello che proviamo durante la settimana. Di positivo c’è che siamo arrivati tante volte al tiro: a parte il gol abbiamo molte azioni sbagliate per leggerezza e su questo ci dovremo lavorare molto. Non mi è piaciuto l’inizio del secondo tempo, in cui c’è stata molta confusione, ma sappiamo che c’è tanto da lavorare e tanta tanta strada da fare. Il campionato che andiamo ad affrontare sarà difficilissimo: dobbiamo ancora crescere tanto per poter essere al pari delle squadre che andremo ad affrontare.
Oggi, per egoismo, abbiamo non fatto un gol che era già fatto e nella ripartenza abbiamo preso gol, e mi sono arrabbiato, perché quello che debbono imparare questi ragazzi, innanzitutto, è crescere sotto l’aspetto mentale. Siamo partiti male nel primo tempo e poi abbiamo fatto bene; uguale nel secondo tempo, in cui non eravamo partiti bene, ma poi abbiamo fatto meglio. Si vede che dobbiamo lavorare ancora moltissimo sull’atteggiamento, perché quando andremo ad affrontare squadre di serie A e serie B dovremo essere messi bene, mentalmente, in campo dal primo minuto. Oggi c’era veramente caldo, a molti bruciavano i piedi (sul sintetico, nda), ma chiaramente era caldo anche per gli altri: queste partite devono servire per crescere e fargli capire che quando non si va a mille si rischia sempre. Bisogna aumentare di intensità e l’atteggiamento deve essere sempre al massimo.
Domenica scorsa, visto che affrontavamo il Chievo Primavera, non avevamo l’esigenza di fare noi la partita e quindi, tatticamente, è stato un po’ più semplice per noi, mentre qui toccava a noi fare la manovra, e io non voglio che buttino via neanche un pallone, per cui si partiva da dietro per andare a creare i presupposti per fare male, ma è chiaro che costruire è sempre più difficile di distruggere. Comunque sono contento… Anche a titolo personale sta andando bene, perché per un allenatore ci sono ancora più soddisfazioni nell’allenare in un settore giovanile, perché sicuramente la differenza tra come li trovi e come li lasci è superiore rispetto a una squadra di adulti, ovviamente perché loro sono ancora in crescita. C’è ancora molto da lavorare, e questo non mi spaventa. Anzi… Vorrei averli sempre al campo per poter dare un aiuto al massimo delle mie possibilità per farli crescere al meglio. Tempo libero non ce n’è: io, quando faccio una cosa, cerco sempre di farla al massimo delle mie capacità. Tempo da perdere non ce n’è, bisogna lavorare e preparare bene gli allenamenti e cercare di fare tutto al meglio delle proprie possibilità”.