Tenta il suicidio in carcere, salvato dagli agenti della penitenziaria: è grave

Tenta il suicidio in carcere, salvato dagli agenti della penitenziaria: è grave

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Un giovane detenuto ha tentato il suicidio nella sua cella del carcere di via Burla ed è ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore. Ma a quanto pare, grazie al pronto intervento degli agenti della polizia penitenziaria in servizio, non sarebbe in pericolo di vita. Non si conoscono i particolari del tentato suicidio avvenuto nella giornata di mercoledì, né le motivazioni che hanno indotto il giovane detenuto al gesto estremo. Sicuramente però le condizioni di vivibilità del penitenziario di Parma – sovraffollato e con gravi carenze di personale – sono note a tutti. In particolare al Governo centrale dal quale non sono arrivate finora risposte.

Oggi un altro allarme è scattato sempre nel carcere di via Burla, quando un altro giovane detenuto è stato trovato privo di sensi nella sua cella. Subito soccorso dagli agenti e dai militi del 118, il giovane è stato salvato e si trova adesso ricoverato nel repato detenuti dell’ospedale Maggiore in osservazione. Le sue condizioni non sono gravi. Non è certo, ma sembra probabile che anche in questo caso si sia trattato di un tentativo di farla finita.

L’ultimo suicidio nel carcere di Parma è recentissimo: era infatti il 25 luglio scorso, quando Samuele Turco – indagato per il duplice omicidio di Natale all’Angelica Vip Club di San Prospero – si è impiccato nella sua cella. Per quella vicenda la Procura della Repubblica di Parma ha aperto un fascicolo d’indagine per accertare se vi siano state delle responsabilità.

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