Dopo i tragici fatti di Barcellona anche a Parma si adottano nuove misure di sicurezza per il rischio attentati, come deciso dal Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di sabato scorso in Prefettura. Il progetto ha preso il via con il posizionamento di fioriere che possano fungere da dissuasori di velocità e impedire l’accesso non autorizzato in due delle strade pedonalizzate più frequentate del centro, via Farini e via Cavour.
“Si tratta di un primo layout – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa – che verrà potenziato e affinato nei prossimi giorni. La volontà è quella di incrementare la sicurezza attraverso l’introduzione di elementi di arredo urbano che assumano la funzione di dissuasori per il passaggio di mezzi non autorizzati e attraversamenti ad alta velocità, garantendo contemporaneamente il decoro e la piacevolezza estetica delle nostre strade“.
Ulteriori provvedimenti interesseranno anche la zona stadio Tardini in occasione delle gare interne del Parma.
Al di là dei dubbi sulla praticità di queste soluzioni (pensiamo all’accesso dei mezzi di soccorso), appoggiamo ogni intervento per aumentare la sicurezza dei parmigiani. Purché sia chiaro che si deve trattare di soluzioni temporanee e che la strada da percorrere in materia di sicurezza è ben diversa. A tutti i livelli.
Abbiamo acquistato antifurti di ogni tipo, messo sbarre alle finestre, installato telecamere di sicurezza nelle nostre case tentando di difenderci da ladri, stupratori e seviziatori; l’esercito presidia i monumenti e dobbiamo alzare barriere per impedire l’accesso ai tir nelle strade su cui passeggiamo e veniamo massacrati, da un momento all’altro mi aspetto che venga calata una rete sulle nostre teste per impedire gli attacchi con i droni… Ci stiamo IMPRIGIONANDO da soli in casa nostra, NELLE NOSTRE STRADE!
Non capiamo che stiamo “cedendo spazio”, indietreggiamo e permettiamo a chi ci odia di stare alle sue regole. Non governiamo noi la partita, subiamo le mosse dell’avversario e cerchiamo di limitare i danni.
Dobbiamo cambiare mentalità, capirlo, farcene una ragione e prendere le dovute decisioni. È chiaro a tutti quale sia il problema, chi lo organizzi e chi lo gestisca però fingiamo di non vederlo!
Il primo passo per guarire è ammettere di essere ammalati e la malattia di oggi è un cocktail di buonismo, lassismo, opportunismo ed ipocrisia.
Dobbiamo ritornare ad essere una comunità unita e coesa su principi semplici e inviolabili. Nessuno spazio per gli estremisti e i loro amici.
NOI RIVOGLIAMO IL NOSTRO STILE DI VITA: non dobbiamo cambiare noi, dobbiamo combattere l’anomalia di chi ci chiama <>.”
Maurizio Campari
Segretario Lega Nord Parma
e Consigliere Comunale