BARI – PARMA 2-1
Marcatori: 1′ pt Calaiò (rig.), 35′ pt Galano, 44′ st Galano
BARI (4-3-3): Micai; Tello, Capradossi, Tonucci, Morleo (33′ D’Elia); Salzano, Basha, Busellato (27′ st Brienza); Galano, Nenè, Improta. A disposizione: De Lucia, A. Furlan, Moras, Scalera, Di Noia, Greco, Martinho, F. Furlan, Montini, Raicevic. All.: Grosso.
PARMA (4-3-3): Frattali; Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli, Scaglia; Munari, Scozzarella (9′ st Corapi), Scavone (45′ st Insigne); Siligardi, Calaiò (33′ st Nocciolini), Baraye. A disposizione: Nardi, Coly, Mazzocchi, Ramos, Frediani, Barillà, Di Gaudio, Gagliolo, Dezi. All.: D’Aversa.
Arbitro: Francesco Paolo Saia (Palermo)
Assistenti: Oreste Muto (Torre Annunziata) Alessandro Cipressa (Lecce). Quarto uomo: Ivano Pezzuto (Lecce)
Note: 3-3 corner; ammoniti al 40′ pt Scozzarella, 32′ st Nenè, 36′ st Salzano
Un Parma per nulla bello, rinunciatario e con poche idee offensive dice subito addio alla Tim Cup. Un Bari maturo e ben messo in campo, in rimonta supera i crociati grazie anche a un predominio territoriale durato almeno 70′. Una straordinaria doppietta di Galano vanifica il gol lampo del Parma, segnato da Calaiò dagli 11 metri. Penalty assegnato per fallo su Baraye. Il Parma poco dopo, come già visto in più occasioni, ha cominciato ad accontentarsi, lasciando giocare i padroni di casa e limitandosi a lanci sporadici sul solito Baraye. Nessun’altra soluzione offensiva, né azioni manovrate da un centrocampo apparso piuttosto statico.
Due squadre che puntano in alto e che nella torrida serata di Bari si affrontano subito a viso aperto, con modulo a specchio, l’ormai consolidato 4-3-3. Mister Roberto D’Aversa non azzarda novità e preferisce un usato sicuro, con l’unica novità Siligardi al posto di Nocciolini. In panchina ci sono però diversi nuovi arrivati, da Dezi a Gagliolo, passando per Insigne e Di Gaudio. Assente Luca Germoni per squalifica. A sostenere i crociati uno sparuto gruppo di supporter arrivato al San Nicola. Sul fronte opposto, mister Fabio Grossi deve rinunciare a Cassani per squalifica, oltre che a Masi e Floro Flores per problemi fisici, ma sceglie una soluzione decisamente offensiva. Il tridente è formato da Nenè, Improta e Galano. Il terreno di gioco, oggetto di recenti polemiche, è tutt’altro che a posto. In tribuna il ct della Nazionale Gian Piero Ventura in compagnia della moglie.
Il Parma parte subito forte e coglie di sorpresa i padroni di casa che non si aspettavano forse tanta vivacità da parte degli ospiti. Già al 1′ un lancio lungo innesca sulla fascia sinistra d’attacco Baraye che, con un doppio passo e una finta, fa fuori Tello che lo aggancia in area. Per Saia è subito rigore. Dal dischetto Calaiò spiazza Micai: portiere sulla sua destra pallone a sinistra. Parma subito in vantaggio, quindi, ma il Bari non ci sta e già al 3′ Salzano dalla sinistra d’attacco con un lancio basso innesca Nenè che di piatto destro al volo sfiora l’incrocio alla destra di Frattali.
Da questo momento la gara scorre in maniera vivace, con rapide azioni da ambo le parti, ma Micai e Frattali restano a lungo spettatori. E’ il Bari a manovrare di più, spesso per linee orizzontali, ma senza pungere davvero a volte lento e prevedibile. Il Parma si difende con ordine e prova a ripartire quando ne ha l’occasione. Da segnalare soltanto al 19′ una punizione per il Bari sulla trequarti: in un contrasto il pallone rimbalza sul braccio di Siligardi e Saia assegna il penalty. Calcia Galano al centro dell’area, ma è Lucarelli a liberare. Al 22′ Scozzarella colpito alla testa da una gomitata involontaria di Basha rimane a terra, ma per fortuna nulla di grave. I giocatori ne approfittano per dissetarsi, il caldo è davvero torrido.
Il Parma non ha interesse a forzare il ritmo. I tentativi d’attacco nascono da lanci lunghi spesso in direzione di Baraye che mette in difficoltà Tello, prendendolo alle spalle e in velocità. Un atteggiamento che però consente al Bari dopo il 25′ di prendere saldamente il controllo del centrocampo e il Parma è schiacciato nella propria trequarti. Al 29′ da registrare un errore di Scozzarella che ha liberato al tiro Nenè. Sporcato dallo stesso centrocampista crociato, il pallone arriva innocuo fra le braccia di Frattali. Netta a questo punto la supremazia territoriale dei padroni di casa che hanno apportato qualche correttivo in corsa. In particolare a centrocampo è guardato a vista Scozzarella, per inceppare la costruzione del gioco crociato, e Tello spinge meno per coprire di più la propria zona difensiva di competenza, controllando così meglio le scorribande di Baraye.
Il pressing del Bari è premiato al 35′ quando su un lungo lancio al centro dell’area di Basha, Galano approfitta di un doppio infortunio difensivo – Scaglia non segue la traiettoria della sfera e Frattali esce malissimo – e di testa mette dentro la rete del pareggio. Purtroppo un film già visto ogni volta che il Parma si accontenta e arretra il baricentro, cercando di rallentare troppo il gioco.
Il Parma prova a reagire, ma combina poco. Da registrare al 38′ un lancio lungo di Iacoponi verso Siligardi che si libera in area, mette al centro un cross ma la difesa biancorossa manda fuori tempo gli avanti crociati chiudendo in angolo. Subito dopo, per evitare una ripartenza dei padroni di casa, fallo che costa a Scozzarella il cartellino giallo.
Al 40′ è ancora Bari, con Galano che sulla trequarti vince diversi contrasti e dalla distanza lascia partire un gran tiro che – nonostante fosse centrale – ha costretto Frattali a respingere centralmente con i pugni. Al 42′ è Tello che dalla trequarti destra mette in area un pallone morbido, ma Busellato non ci arriva e Fratalli ha gioco facile. Al 47′ punizione di Improta dalla fascia sinistra per un fallo di Iacoponi: cross basso in area, ma la difesa del Parma è attenta e libera. Per il primo tempo può bastare così e Saia manda tutti negli spogliatoi sul risultato di 1 a 1.
La ripresa comincia con gli stessi 22, ma ci sono movimenti su entrambe le panchine. Intanto è il Bari a continuare a tenere palla. Al 3′ ancora fallo di Scozzarella – già ammonito – su Galano, l’arbitro lo richiama verbalmente. E al 9′ D’Aversa decide di evitare problemi: fuori Scozzarella, dentro Corapi. Il regista del Parma, ammonito e messo sotto marcatura, non era più riuscito ad impostare con la giusta velocità.
In ogni caso al Parma sembrano mancare le soluzioni offensive. Tutti i tentativi passano per i lanci lunghi su Baraye, che non ha più gioco agevole come ad inizio gara. Praticamente ignorato Siligardi dalla parte opposta. A centrocampo, però, anche Munari non è sembrato nella miglior serata. Qualcosa in più Scavone.
Al 15′ Scaglia serve Baraye che innesca una insistita azione offensiva, seminando un po’ di panico nell’area barese. Ma il suo slalom in area gli ha fatto venire meno la precisione nel tiro e Micai interrompe tutto in uscita.
Al 18′ paura nell’area del Parma: retropassaggio suicida di Scaglia verso Frattali, intercetta Improta ma l’uscita a valanga del portiere salva il risultato. Il contatto tra Frattali e Improta è comunque sospetto e il Bari chiede, non con troppa convinzione, il calcio di rigore. Sembra tuttavia che Frattali abbia sfiorato il pallone prima dell’impatto con Improta che rimane a terra in area. In ogni caso Saia, dopo un consulto, lascia correre.
Al 27′ cambia anche Grosso che inserisce Brienza per Busellato e l’ex Palermo si schiera dietro la punta Nenè. Una soluzione decisamente più offensiva per i padroni di casa che mostrano chiaramente di voler chiudere i conti prima possibile. Al 29′ punizione sulla trequarti per il Bari, batte Nenè che lascia partire un missile che si spegne a pochi centimetri dal palo alla destra di Frattali proteso in tuffo.
Al 31′ è ancora Galano a seminare il panico passando fra due difensori in piena area, guadagna il fondo e crossa al centro ma Frattali devia in angolo. Sul corner Nenè colpisce Di Cesare, cartellino giallo per il barese. Ancora cambi: Grosso manda in campo D’Elia per Morleo, soluzione che non produce molte novità sul piano tattico; D’Aversa richiama Calaiò, autore della rete del Parma su rigore, e manda in campo Nocciolini. Probabilmente il tecnico del Parma non era molto soddisfatto della staticità del suo reparto offensivo. Al 41′ Galano lancia sulla sinistra per D’Elia che crossa al centro dove Improta di testa, abbastanza libero, non trova la deviazione giusta davanti a Frattali. Cresce la pressione del Bari nella trequarti del Parma con D’Elia e Brienza a fare la differenza. Il Parma si difende con sufficiente ordine, ma non riesce ad uscire dalla propria metà campo.
Al 44′ la frittata che non ti aspetti. O forse sì. Rovesciata in area di Galano, che approfitta di un colpo di testa sbagliato di un difensore del Parma, e il Bari va sul 2 a 1 a ridosso del triplice fischio. Frattali, immobile, non può far nulla.
D’Aversa corre ai ripari con Insigne per Scavone, ma la soluzione, sia pur indispensabile per portare a 4 i terminali offensivi, è tardiva. Al 92′ è ancora Bari con Brienza che mette dentro per Improta che non tocca, ma il pallone si spegne sul palo alla destra di Frattali. Il Bari, a differenza di quanto fa sempre il Parma, anche in vantaggio non rinuncia ad attaccare. Al 94′ è però Insigne a guadagnare una punizione sul lato piccolo destro dell’area. Batte Siligardi direttamente in porta, Micai devia sulla traversa e la difesa chiude in angolo.
Finisce 2 a 1 per il Bari che continua la sua avventura in Tim Cup. Il Parma ha molto su cui riflettere. Soprattutto su quell’atteggiamento rinunciatario già costato caro in Lega Pro, ma anche sulla assoluta mancanza di soluzioni offensive. Ripetitivi e stucchevoli i lanci sul solito Baraye. Parma da rivedere, insomma, soprattutto con i nuovi innesti.