Nuovi pozzi, riattivazione di quelli in secca e, per quelli esistenti, interventi per recuperare l’acqua più in profondità. Installazione di sistemi per rendere potabile la risorsa idrica prelevata; ricerca di sorgenti alternative, opere per ridurre le perdite della rete e prosecuzione dell’assistenza alla popolazione con rifornimenti mediante autobotti. Questo il pacchetto di misure da 8 milioni 650 mila euro previsto dal Piano dalla Regione Emilia-Romagna per affrontare l’emergenza siccità nelle province di Piacenza e Parma, per le quali il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale.
Le azioni più urgenti sono già in corso; altre saranno attivate nei prossimi giorni. Oggi, intanto, il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha approvato in via definitiva gli interventi e decise le deroghe alle norme per una rapida attuazione. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nominato dal Governo commissario per la gestione dell’emergenza, ha già firmato il decreto che dà il via libera ai lavori.
“Ci siamo mossi subito, agendo velocemente per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e oggi– sottolinea il presidente Bonaccini- il nostro è il primo Piano di interventi che può partire nel Paese, finanziato con le risorse del Governo e realizzato grazie all’impegno di tutto il territorio. Si tratta di interventi non rinviabili, misure per la vita quotidiana delle persone e un settore fondamentale come l’agricoltura, per comunità e territori ai quali, lo ribadisco, siamo vicini e che continueremo a sostenere”.
“Opere fondamentali per superare una stagione molto siccitosa e assicurare l’approvvigionamento idropotabile alle popolazioni messe alla prova da questa emergenza”, aggiunge l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo. “Andiamo alla ricerca di nuove fonti d’acqua e nuovi collegamenti con la rete di bonifica: tutte misure condivise in via preliminare nella Cabina di regia istituita dalla Regione e definite grazie alla collaborazione dei diversi soggetti competenti: Comuni, Province, Atersir, Consorzi di Bonifica e gestori del servizio idrico”.
Si tratta di 44 interventi in 27 Comuni in provincia di Piacenza per 5,14 milioni; 43 in 21 Comuni in provincia di Parma per 3,42 milioni.
Continuerà inoltre la fornitura dell’acqua con autobotti per garantire le necessità idropotabili in 40 Comuni: 21 sono nel piacentino (Bettola, Bobbio, Borgonovo V. Tidone, Castel San Giovanni, Cerignale, Coli, Farini, Ferriere, Gropparello, Morfasso, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Pianello, Piozzano, Ponte dell’Olio, Travo, Vernasca, Vigolzone, Ziano, Zerba) e 19 nel parmense (Bore, Borgo Val di Taro, Calestano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Noceto, Palanzano, Pellegrino P.se, Sala Baganza, Solignano, Terenzo, Tizzano, Tornolo, Valmozzola e Varsi).
L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile provvederà all’acquisto di impianto mobile di potabilizzazione da 10 litri al secondo (300 mila euro) e di cisterne per il rifornimento degli acquedotti rurali e frazionali (160 mila).
Ecco uno per uno tutti i progetti previsti nel Parmense.
Berceto: realizzazione di un pozzo in subalveo del Torrente Manubiola (150 mila euro); estensione della rete acquedottistica pubblica per garantire la continuità del servizio idropotabile alle località La Croce, Casaselvatica e Casa Orazio (45 mila euro)
Borgo Val di Taro: interconnessione dell’acquedotto del capoluogo con la centrale idroelettrica di Valdena e interventi al serbatoio delle Pezze a servizio del capoluogo (200 mila euro)
Calestano: interventi di ottimizzazione delle opere di presa delle sorgenti che alimentano la rete acquedottistica (50 mila euro)
Corniglio: interventi per nuove captazioni delle sorgenti Roccaferrara e Sauna a Corniglio (11 mila euro) e a servizio di diverse frazioni montane (50 mila); efficientamento delle opere di presa delle sorgenti che alimentano la rete acquedottistica comunale (75 mila euro)
Felino: movimentazione nell’alveo del torrente Baganza in prossimità dei pozzi che alimentano la rete idrica (55 mila euro)
Fidenza: approfondimento e allargamento di due pozzi di captazione presso il campo pozzi di Parola (240 mila euro)
Fornovo: potenziamento del sollevamento delle captazioni in località Osteriazza a servizio del capoluogo e ulteriori interconnessioni con il sistema acquedottistico esistente (65 mila)
Langhirano: movimentazione nell’alveo del torrente Parma presso i pozzi che alimentano la rete idrica (50 mila)
Medesano: sovralzo della savanella del fiume Taro a Ramiola e utilizzo dei bacini esistenti per consentire maggiore disponibilità di risorsa idropotabile all’impianto installato sulla presa del fiume Taro (50 mila euro); movimentazione nell’alveo del torrente Ceno presso i pozzi che alimentano la rete idrica (26 mila)
Monchio delle Corti: realizzazione di nuove captazioni e collegamento alla rete idrica a servizio di diverse frazioni montane (25 mila euro)
Montechiarugolo: installazione di due impianti mobili di potabilizzazione per l’abbattimento dei nitrati nei pozzi di alimentazione della rete idrica (134 mila)
Neviano degli Arduini: movimentazione nell’alveo del torrente Enza presso i pozzi che alimentano la rete idrica (20 mila euro)
Noceto: interconnessione idraulica dell’acquedotto di Gabbiano a quello di Medesano (130 mila euro)
Palanzano: ottimizzazione delle opere di presa delle sorgenti che alimentano la rete acquedottistica (75 mila euro); nuove captazioni e collegamenti alla rete idrica in diverse frazioni montane (50 mila)
Parma: approfondimento e allargamento di due pozzi di captazione presso il campo pozzi San Donato (300 mila euro)
Pellegrino Parmense: potenziamento della stazione di sollevamento a Varone e interconnessioni con il sistema acquedottistico esistente (18 mila); interconnessione dell’acquedotto in località Casa Bianca con un nuovo pozzo a servizio del capoluogo (55 mila)
Sala Baganza: movimentazione nell’alveo del torrente Baganza presso i pozzi che alimentano la rete idrica (35 mila euro)
Salsomaggiore e Pellegrino Parmense: realizzazione di un impianto di sollevamento per contro alimentare l’acquedotto di Salsomaggiore a Piè Via nella frazione di Case Cavallo e Grotta (30 mila)
Terenzo: interconnessione dell’acquedotto di Selva Grossa con l’acquedotto di Cassio e Pian dell’Orca (25 mila)
Tizzano: nuove captazioni e collegamenti alla rete idrica a servizio di diverse frazioni montane (25 mila euro)
Nei 19 Comuni di Bore, Borgo Val di Taro, Calestano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Noceto, Palanzano, Pellegrino Parmense, Sala Baganza, Solignano, Terenzo, Tizzano, Tornolo, Valmozzola e Varsi proseguirà anche ad agosto e settembre, come già avvenuto a luglio, il rifornimento con autobotti del sistema acquedottistico per garantire la continuità del servizio idropotabile (circa 480 mila euro). Saranno inoltre adeguati gli impianti di pompaggio dei pozzi che alimentano la rete idrica in vari comuni (50 mila euro) e si svolgeranno opere di captazione delle fonti per massimizzarne la produttività (100 mila euro).