Un movente che forse lascia tutti con l’amaro in bocca, che di certo aprirà lo spazio a perizie e tecnicismi psichiatrici.
Le parole del giovane Solomon Nyantakyi sono state queste : «Le ho uccise perché erano possedute dal diavolo. Le ho liberate, ora stanno meglio».
Nei giorni scorsi, l’ex calciatore ha ripercorso insieme al suo avvocato, Agostino Cecere i momenti che hanno preceduto il duplice delitto della madre 43enne Patience e della sorella di 11 anni Maddy. Lo ha fatto davanti al sostituto procuratore Paola Dal Monte e al dirigete della Mobile, Romano, in un pomeriggio come tanti. Il legale assicura che il giovane ghanese è provato.
Dopo il colloquio è stato ricondotto nella sua cella, nel carcere di via Burla : è detenuto nel reparto dedicato ai Minorati fisici, in attesa di passare la parola ai medici e di verificare le sue condizioni al momento dell’omicidio. E’ tutto qua il punto: i consulenti decideranno a suon di documenti e di referti se il giovane era capace di intendere in quegli attimi atroci di violenza. Intanto il padre di Solomon cerca di affrontare il dolore di chi ha visto spezzata in un attimo, la propria famiglia.