Allerta Rossa per temperature estreme e forte disagio bioclimatico fino alle 24 di venerdì. L’allerta è stata prorogata dalla Protezione civile regionale, ma c’è il rischio che la straordinaria ondata di calore possa continuare anche nelle ore successive. Nessuna novità di rilievo è infatti emersa nella situazione meteorologica regionale.
Permangono l’alta pressione e l’anticiclone africano, che spinge aria calda da sud-ovest e la conseguenza è una nuova Allerta Rossa, valida dalle 12 di giovedì 3 alla mezzanotte di venerdì 4 agosto. E il documento di Allerta indica una tendenza stazionaria nelle successive 48 ore. Il campo di alta pressione sembra attenuarsi soltanto nella giornata di domenica.
L’Allerta Rossa non solo è stata prorogata, ma è stata anche ampliata per comprendere ben 238 Comuni di tutte le province dell’Emilia Romagna. Allerta Arancione, invece, per 33 Comuni collinari delle province di Piacenza, Parma, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. E Allerta Gialla, infine, per 30 Comuni dell’alta collina piacentina e parmense, bolognese e romagnola.
Soprattutto nei centri urbani, questa ondata di calore può comportare gravi pericoli per le categorie a rischio. A far “scattare” l’indice di pericolosità, è la permanenza per il terzo giorno consecutivo di condizioni di scarsa ventilazione, forte umidità (in crescita al pomeriggio e in serata), temperature massime intorno ai 37-38 gradi (con punte sui 40) e temperature minime notturne sopra i 25 gradi; l’assenza di recupero notturno prolunga e aggrava le condizioni di disagio e di stress per l’organismo.
Caldo torrido che comporta inoltre l’aumento della presenza di ozono nell’aria. Nella giornata di mercoledì 2 agosto, le concentrazioni di ozono hanno raggiunto picchi elevati fra i 187 microgrammi per metro cubo di Colorno e i 206 di Parma Cittadella. Situazione difficile anche a Langhirano dove il dato rilevato è stato pari a 195. Situazioni che possono avere conseguenze anche per la salute, quindi gli esperti consigliano di non svolgere attività fisica e di non uscire nelle ore più calde.