Fratelli d’Italia non resta con le mani in mano neppure ad agosto e sfida il caldo torrido portato da Lucifero per protestare contro quella che gli attivisti definiscono “la dissennata politica dell’accoglienza” portata avanti al governo centrale. Con in testa il segretario provinciale Massimo De Matteis e il capolista alle ultime comunali Priamo Bocchi, gli aderenti a Fratelli d’Italia si sono ritrovati in un luogo simbolo dell’immigrazione degli ultimi anni: l’Oltretorrente. Gazebo e bandiere sono comparsi in via D’Azeglio.
Proprio De Matteis si scaglia contro “le sciagurate e non più sostenibili politiche dell’immigrazione e della pseudo accoglienza, che stanno trasformando il tessuto e l’identità di Parma e delle altre città di un’Italia che non vogliamo diventi un campo profughi permanente“.
Una situazione che determina sofferenza – secondo i vertici di Fratelli d’Italia Parma – anche per i tanti immigrati regolari che vivono il territorio. Secondo FdI che contesta l’accoglienza dei “migranti economici” – il 90% del totale – che non hanno alcun diritto allo status di “rifugiati” e che si trasformano poi in clandestini, le operazioni in corso nel Mediterraneo non sarebbero affatto “inevitabili scelte umanitarie“, ma “operazioni disumane di tratta di carne umana che ingrassano” la “filiera dello scafismo“.
De Matteis tira fuori anche i conti dell’operazione costata all’Italia 4,2 miliardi nel 2016, che rischia di arrivare a 4,7 miliardi nel 2017. E a queste cifre va aggiunto il costo sul welfare e per il degrado urbano. Fratelli d’Italia Parma chiede quindi il blocco immediato degli sbarchi e il rimpatrio immediato di chi non ha diritto allo status di profugo.