Furti d’identita’ e frodi creditizie da parte di ladri ‘tecnologici’, con l’emissione di assegni e cambiali a nome altrui o l’utilizzo di carte di credito sono in crescita in Italia e anche in Emilia-Romagna, dove, nel 2016 sono stati rilevati 1.898 casi (+6,2% rispetto all’anno precedente).
Il maggior numero di frodi e’ stato registrato nella provincia di Bologna, con 399 casi che portano il territorio ad occupare la 13esima posizione nel ranking assoluto, seguita da Parma, con 263 casi. La maggioranza delle vittime sono uomini (nel 64,3% dei casi) mentre relativamente alla distribuzione delle frodi per classi di eta’, quella in cui si rileva il maggior numero di casi risulta essere ancora una volta quella compresa tra i 41 e i 50 anni, con il 26,3% del totale. Ferrara e’ invece la provincia meno colpita da questo fenomeno criminale, seppur con 99 casi registrati nel 2016, nonostante una crescita del +5,6% rispetto all’anno precedente.
E’ quanto fa sapere l’Osservatorio di Crif giunto alla 24^ edizione, che nell’ultimo aggiornamento stima che nell’intero anno 2016, a livello nazionale, i casi siano stati piu’ di 26.100, con una perdita economica che supera i 152 milioni di euro. Il dato e’ in ulteriore crescita a fronte dei circa 25.300 casi rilevati nel corso dell’anno precedente. Nello specifico, l’Osservatorio Crif prende in esame le frodi. La ripartizione percentuale delle frodi per regione mostra una maggiore diffusione di questo fenomeno criminale in Campania, Lombardia, Sicilia e Lazio mentre il maggior incremento rispetto al 2015 si registra in Umbria con un eloquente +29,2%.