Il parmigiano Carlo Lucarelli, scrittore, regista, sceneggiatore, conduttore televisivo e giornalista, è il nuovo presidente della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati. L’ha nominato l’assemblea dei soci. Succede a Sergio Zavoli, che ha presieduto l’ente dalla sua istituzione, nell’ottobre 2004, a oggi. In oltre dieci anni di attività la Fondazione ha accolto 281 istanze, aiutato 561 persone ed erogato oltre 2 milioni di euro. Per quanto riguarda la provincia di Parma, in questi anni sono state accolte 24 istanze da parte di vittime dei reati. L’ultima delle quali arrivata da Fidenza.
Dopo l’assemblea dei soci, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha presentato Carlo Lucarelli in conferenza stampa.
“Desidero ringraziare Sergio Zavoli per il ruolo che ha ricoperto in questi anni, per il lavoro che ha svolto e il prezioso aiuto che ha dato alla Fondazione – ha detto Stefano Bonaccini -. E sono altrettanto grato a Carlo Lucarelli, che ha accettato con entusiasmo questo incarico. La sua storia, il suo impegno civile e sociale, ci consentiranno di rafforzare e rilanciare questa istituzione, unica nel Paese. Come Regione, aumenteremo le risorse a disposizione della Fondazione per l’anno prossimo: vogliamo che sia sempre più uno strumento di sostegno vero, sia morale sia economico, un’opportunità concreta per chi ha subito reati particolarmente efferati“.
“Per me è un grande onore far parte della Fondazione e succedere a Sergio Zavoli, maestro assoluto di giornalismo e narrazione civile – ha sottolineato il neo presidente Carlo Lucarelli -. Come tutti gli scrittori di gialli, nei miei romanzi mi sono occupato sempre di più dell’assassino; in realtà l’attenzione alle vittime è fondamentale, anche perché tra di loro non c’è unicamente chi ha subito, ma anche i figli, gli altri familiari, gli amici. Per tutte queste persone, i problemi iniziano dopo che si è consumato l’evento criminale: noi narratori prima lo raccontiamo, però poi la vita continua, tra tante difficoltà. Ed è qui che arriva la Fondazione, pronta ad aiutare e sostenere“.
Oltre al nuovo presidente, Carlo Lucarelli, l’assemblea dei soci ha indicato i vertici della Fondazione: vicepresidente è Cosimo Braccesi (già dirigente della Regione Emilia-Romagna, dove ha operato dal 1994 al 2007 avviando il progetto “Città sicure”), i due garanti sono Fulvio Della Rocca (nominato nel 2014 dal Consiglio dei Ministri vice direttore generale della Polizia di Stato e direttore centrale della Polizia Criminale) e Giuseppina Vio Gilardi (giudice onorario, dal 2008 al 2016, presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna). Come revisore dei conti è stato confermato Enzo Giannoni.
Le vittime di reati sono spesso in difficoltà e quando si spengono i riflettori dei media restano anche da soli ad affrontare svariate necessità: l’affitto o il mutuo per una nuova abitazione per fuggire dallo stalker, gli studi, le cure mediche, o psicoterapeutiche. È qui che entra in scena la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, istituita dalla Regione con l’appoggio dei Comuni capoluogo. Ad avanzare l’istanza è il sindaco del luogo in cui il fatto criminoso è accaduto, o del Comune dove risiede la persona offesa, e la Fondazione stabilisce in tempi brevi l’ammissibilità (per reati di estrema gravità) e assegna un contributo in denaro per interventi mirati.
LE ISTANZE ACCOLTE DALLA FONDAZIONE
Dal 2005 a oggi sono state aiutate 561 persone (264 adulti e 297 minori), 364 delle quali “vittime dirette” (247 donne e 117 uomini) di cui 100 minori. Per il 2017 sono già dieci le istanze di aiuto formali presentate alla Fondazione, tra cui due dal sindaco di Rimini, Andrea Gnassi: una, già accolta (con atto – in attesa di ratifica – che ha disposto 10mila euro) per Gessica Notaro, la giovane sfregiata con l’acido il 10 gennaio scorso, episodio per il quale è a processo l’ex compagno; l’altra per Emmanuel Nnumani, il richiedente asilo nigeriano aggredito a coltellate e poi travolto dall’auto il 22 marzo a Marina Centro da una persona affetta da gravi problemi psichici.