Era fissato per oggi , l’incidente probatorio ma Samuele Turco non ci è arrivato.
E’ proseguito invece l’avvicendarsi degli esperti davanti al gip Ricucci e al pm Podda, per la consegna delle perizie psichiatriche e informatiche.
Alessio, il figlio del 42enne catanese è rimasto nel carcere di Reggio Emilia, ora chiuso intorno al dolore di aver perso un padre.
«E’ sconvolto e arrabbiato. Credo che in parte lo sia anche con il padre» afferma l’avvocato del ragazzo, Elisa Furia
Un gesto che ha sorpreso, quello di Turco: anche Ariatti lo è , lo psichiatra autore della perizia, nella quale il 42enne veniva descritto come «narcisista, istrionico e drammatizzante» .
Niente avrebbe fatto temere per la sua vita. Invece così non è stato e i due episodi di tentato suicidio che non avrebbero comunque trovato un epilogo, secondo i periti, erano sintomo di un malessere più grande, stando alla luce dei fatti.
Ed ora gli occhi sono tutti puntati su quel figlio succube del genitore. Sono stati gli operatori del carcere ad avvisarlo della morte del padre, ha reagito piangendo: era sconvolto.
La procura ha disposto che sia tenuto d’occhio con attenzione ancora maggiore.