Accoglienza migranti, inaccettabile scavalcare volontà di sindaci e cittadini

Accoglienza migranti, inaccettabile scavalcare volontà di sindaci e cittadini

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Amareggia, ma non sorprende, la scelta di collocare 31 migranti presso l’ex caseificio di Mulazzano Ponte, una piccola frazione che conta circa 500 abitanti. Una decisione presa senza nemmeno consultare il Sindaco e scavalcando di fatto il punto di riferimento del territorio, il legittimo rappresentante dei cittadini. Il vaso rischia di traboccare. Con queste sproporzioni diventa difficile poter gestire folle che hanno bisogno di tutto: dalla casa, al lavoro, all’assistenza sanitaria, in un paese  che se la passa male già per conto suo con le case, col lavoro e con gli ospedali.

Non si può dire che Lesignano De’ Bagni abbia chiuso le porte all’accoglienza, anzi questo comune ha aderito di buon grado allo SPRAR e ha accettato di ospitare la propria quota di migranti, mettendo in atto dei progetti finalizzati ad una vera integrazione e facendo sì che non vi fossero conflitti tra i cittadini e i nuovi ospiti. Più volte in questi giorni si è parlato di un suggestivo parallelo tra l’odierna situazione in cui versa il nostro amato Paese e la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Non sappiamo quanto possa essere pertinente questo accostamento; quello di cui siamo certi però è che dobbiamo mostrare maggiore rispetto per i nostri Sindaci “di frontiera”, che amministrano territori con risorse sempre più scarse nell’indifferenza generale delle stanze del Parlamento. E’ necessario ricominciare a considerare le esigenze e la voce dei cittadini, anche di quelli che vivono nei piccoli comuni, senza disparità di trattamento.

Al sindaco Cavatorta e a tutti i sindaci che operano per il bene dei loro Comuni va il nostro pieno sostegno e conforto. Chiediamo loro di non mollare e di continuare a combattere per la tutela dei propri concittadini e del nostro territorio, che oggi va difeso con le unghie e con i denti anche da uno Stato che ormai sentiamo sempre più distante dai bisogni della gente e che pare ricordarsi di noi soltanto per riscuotere i tributi, quasi a voler personificare proprio l’antico ruolo del gabelliere romano. Nei prossimi giorni i Coordinatori dell’Emilia-Romagna si riuniranno per concordare attività e iniziative da intraprendere su tutte le province della nostra regione. Intendiamo, tra le altre, dare inizio ad una raccolta firme dove chiederemo appunto maggiore autonomia decisionale per i Sindaci, eletti dai democraticamente eppure troppo spesso relegati e costretti ad un ruolo marginale rispetto ad alcune scelte fondamentali e strategiche per i loro concittadini.

Caterina Galli
Coordinatrice FARE! con Flavio Tosi
Emilia Romagna

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