Si chiama medicina proattiva o d’iniziativa il nuovo modo di prendersi cura dei bisogni sanitari delle persone e trova la sua naturale collocazione nelle Case della Salute. E’ l’opposto della più tradizionale medicina d’attesa. In altre parole, il professionista sanitario non attende che il malato chieda aiuto, rivolgendosi alla struttura, ma individua possibili bisogni ed eventuali fattori di rischio per la salute e interviene pianificando con il malato le azioni più opportune a tutela della salute.
Questa modalità assistenziale è garantita anche a Fontanellato, nella struttura di via XXIV Maggio.
Un nuovo percorso, attivo dal 6 luglio, dedicato a chi assume i nuovi farmaci anticoagulanti orali: circa cinquanta persone assistite dai medici di famiglia della Casa della Salute, numero destinato ad aumentare rapidamente per il forte impatto che questi farmaci hanno nella terapia cardiovascolare.
Queste persone hanno bisogno periodicamente (circa ogni 6 mesi) di sottoporsi a controlli diagnostici, per aver confermata o meno la terapia in atto.
CHI ATTIVA IL SERVIZIO? Il medico di famiglia e l’infermiera dell’Ambulatorio malattie croniche, in prossimità della scadenza del piano terapeutico si attivano per organizzare la visita dell’assistito alla Casa della Salute.
COME FUNZIONA IL NUOVO PERCORSO? L’assistito è chiamato telefonicamente per prenotare gli esami necessari e concordare l’appuntamento per la visita nella struttura di Fontanellato, con lo specialista del Centro Emostasi dell’AUSL, per la valutazione del piano terapeutico. E’ proprio in questa chiamata – che nasce da un lavoro d’équipe in cui tutti sono coinvolti – che sta la vera novità del percorso.
E per chi è in terapia con il coumadin? In caso di necessità, il medico di famiglia può richiedere una consulenza allo specialista anche per questi assistiti che, ancora una volta, saranno contattati telefonicamente dall’ambulatorio per le malattie croniche, per concordare l’appuntamento per la visita.