Alla Froneri, ex Nestlé, in via Belli, i conti non tornano e i lavoratori sono molto preoccupati per il loro futuro. I problemi erano già iniziati con la Nestlé e sono proseguiti anche con la cessione del ramo d’azienda alla partecipata che si occupa della produzione di gelati. Dalle 13 alle 15 di oggi si è svolto un presidio davanti ai cancelli dell’azienda a seguito dello sciopero proclamato dalla RSU che ha avuto l’adesione di tutti i lavoratori.
Da anni le organizzazioni sindacali chiedono investimenti per sostenere i volumi produttivi del sito che sono in inesorabile calo. Nestlé non ha mai dato risposte in tal senso e ad ottobre 2016 ha ceduto tutto il ramo d’azienda “gelati” alla multinazionale Froneri di cui detiene il 50% delle azioni. A distanza di quasi un anno manca ancora un piano industriale e la preoccupazione sale.
I circa 230 lavoratori fissi e stagionali di Parma sono fortemente preoccupati per il futuro dell’azienda, anche a seguito di diversi segnali negativi di cui sono testimoni. La settimana prossima si terrà un incontro con la società, che fino ad oggi nega ogni scenario futuro negativo, alla quale saranno richieste concrete e tangibili rassicurazioni. Successivamente è già convocata un’assemblea sindacale per il 26 luglio prossimo, per decidere come proseguire la vertenza.
Il vicesindaco del Comune di Parma Marco Bosi ha portato la solidarietà dell’Amministrazione partecipando al presidio e ha assicurato la riconvocazione a breve del Tavolo di Crisi, attivato un anno fa, per contribuire al confronto tra azienda e sindacato.