Niente da fare per Totò Riina. Colui che ancora oggi è ritenuto il boss dei boss di cosa nostra, dovrà restare agli arresti nonostante le sue condizioni di salute precarie. Lo ha deciso il Tribunale di sorveglianza di Bologna, accogliendo in pieno il parere del procuratore generale Ignazio Di Francisci.
Riina, recluso al 41 bis, ovvero in regime di isolamento, potrà però restare ricoverato all’Ospedale Maggiore, nella sezione riservata ai detenuti, dove riceve tutte le cure del caso.
Rigettata così la richiesta dei difensori del boss di differimento pena o, in subordine, di detenzione domiciliare.