I “bambini di Chernobyl” invadono l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Molti i ragazzi in visita in Emilia-Romagna all’interno delle attività di interscambio sostenute dalla Regione e realizzate grazie alle associazioni di volontariato sono stati oggi ospiti del Parlamento di viale Aldo Moro.
“A 31 anni dal disastro nucleare che ebbe epicentro nella centrale di Chernobyl, la nostra regione conferma il proprio impegno di solidarietà e di affetto”, spiega Barbara Lori, consigliere comunale che, su delega della Presidente dell’Assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera, ha accolto, insieme alla Vicepresidente della Giunta Elisabetta Gualmini, i bambini bielorussi.
Una mattinata di festa e di impegno civile che insieme agli impegni per il futuro, è stata l’occasione per ripercorrere le tappe di questi trent’anni di lavoro, durante i quali oltre 11.000 bambini hanno preso parte ai soggiorni estivi presso le famiglie della regione e hanno potuto usufruire delle cure delle AUSL, ponendo la Regione Emilia-Romagna in posizione di leadership nel quadro di solidarietà in questo settore.
Progetto Chernobyl, coinvolge 500 famiglie emiliano romagnole che ogni anno accolgono temporaneamente bambini provenienti dalle aree contaminate della Bielorussia e dell’Ucraina. A questi bambini vengono offerte prestazioni sanitarie gratuite (ecografia tiroidea e visita pediatrica), nonché l’iscrizione al Servizio Sanitario regionale. I bambini realizzano incontri sul territorio e condividono momenti di gioco e integrazione con bambini della nostra regione. I costi di viaggio, produzione della documentazione, vitto e alloggio in Emilia Romagna, attività sul territorio, sono di esclusiva competenza delle associazioni accoglienti