Serpagli e Lavagetto lasciano, congresso Pd a ottobre. Frecciate a Scarpa

Serpagli e Lavagetto lasciano, congresso Pd a ottobre. Frecciate a Scarpa

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Gianpaolo Serpagli e Lorenzo Lavagetto hanno ufficializzato le dimissioni da segretario provinciale il primo è da segretario cittadino il secondo, del Partito democratico di Parma. Ad ottobre il congresso Dem. Nel frattempo una profonda riflessione sulla bruciante sconfitta elettorale, sugli errori e anche sulle responsabilità dei singoli.

Questo quanto venuto fuori dal summit alla Corale Verdi tra la direzione provinciale e l’assemblea cittadina del Pd di Parma. Presenti il segretario regionale Paolo Calvano, la presidente dell’assemblea cittadina Caterina Bonetti e i parlamentari Giorgio Pagliari, Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini.

Serpagli ha ricordato di aver assunto l’incarico fino alle amministrative, ma ha anche riconosciuto che dopo la “batosta” elettorale non si può far finta che non è successo nulla. Dimissioni sul tavolo, quindi, ma non senza un po’ di autocritica e una frecciata al candidato sindaco Paolo Scarpa.

“Ci siamo illusi che le primarie servissero per renderci credibili agli occhi dei cittadini – ha detto Serpagli – ma siamo stati percepiti troppo impegnati coi macroproblemi per essere pronti ai reali bisogni dei singoli parmigiani”.

“Scarpa prima ci ha tenuto a distanza, ora da la colpa a noi”, ha sottolineato Serpagli, ribadendo anche che “non c’erano i presupposti per un’alleanza con Pizzarotti”, contrariamente a quanto sostenuto dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Lorenzo Lavagetto, forte del successo personale con oltre 1200 preferenze, che ne fanno il consigliere comunale più votato in assoluto, ha ribadito la sua contrarietà al doppio incarico, dimettendosi quindi da segretario. Ma non ha esitato – lui che è stato il principale artefice dell’operazione – a fare autocritica anche sulla scelta di Scarpa.

“Non era il candidato unitario, abbiamo sbagliato, ma anche la situazione nazionale e i voti della destra a Pizzarotti non ci hanno aiutato”, ha ammesso Lavagetto, che proprio per il sostegno a Scarpa ha avuto qualche frizione con i sostenitori del candidato di bandiera alle primarie, Dario Costi.

Lucida l’analisi di Lavagetto, dalle polemiche fra gli organi interni del partito all’alleanza con gli ex centrodestra decisa senza alcuna discussione interna. Errori che secondo il segretario cittadino dimissionario a poche settimane dal voto hanno pesato non poco.

Duro il richiamo a Scarpa dopo il suo intervento post ballottaggio: “Scarpa è andato al ballottaggio grazie al Pd, non nonostante il Pd. Porti rispetto al Pd”. Con il quale peraltro dovrà condurre l’opposizione a Pizzarotti. Ma ci saranno ancora le condizioni per l’unità in Consiglio comunale? Intanto la resa dei conti in casa Pd a Parma è già iniziata.

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