La posizione del costruttore parmigiano Paolo Pizzarotti e di altri due indagati nell’inchiesta sull’appalto della “Piastra” di Expo 2015 (leggi), sembra essere destinata ad essere stralciata dalle posizioni degli altri quattro coindagati per essere trasferita dalla procura della Repubblica di Milano a quella di Roma.
A Pizzarotti viene contestata la tentata turbativa d’asta nella gara da 272 milioni di euro vinta dal costruttore concorrente Pierluigi Baita titolare della Mantovani. Secondo le accuse avrebbe offerto alla Mantovani 50 milioni per non concorrere. Gli inquirenti, nelle carte giudiziarie, indicano Roma quale luogo di commissione del reato, dove sarebbe avvenuto un incontro tra il 16 luglio e il 3 agosto 2012. Pizzarotti che respinge le accuse viene accusato a seguito delle dichiarazioni di Baita. Il trasferimento a Roma è stato chiesto anche dal suo difensore Ermenegildo Costabile. La Procura ha 10 giorni di tempo per rispondere, nei successivi 10 giorni la difesa potrà rivolgersi alla Procura Generale.