Fabio Rainieri, con il prossimo ingresso della Lega Nord in Consiglio comunale a Parma con ben quattro esponenti, lancia la sfida a Federico Pizzarotti ma soprattutto al Partito democratico.
“Pizzarotti ha vinto e complimenti a lui – esordisce il consigliere regionale del Carroccio -. Potrà continuare ad amministrare male Parma, a farla inchinare davanti agli interessi dei centri di potere con cui ha a che fare, abbiano essi sede a Bologna, Roma o Torino. Chi invece le urne hanno destinato a fare opposizione, non dovrebbe perdersi nelle stucchevoli diatribe mascherate da analisi del voto, ma, molto più concretamente, dovrebbe concentrarsi da subito nel difendere la città. Parma, infatti, non è stata né autorevolmente né efficacemente difesa da chi era minoranza in Consiglio comunale nei primi cinque anni dell’era pizzarottiana con conseguente disfatta elettorale, clamorosa ed evidente soprattutto quando la competizione si è ristretta a soli due contendenti. Chi in Regione Emilia-Romagna difende questa città con tutto l’impegno possibile come il sottoscritto non aspetta altro che trovare qualcuno che voglia combattere la stessa battaglia”.
Rainieri lancia quindi “un appello ma anche una sfida al PD di Parma affinché ora si concentri davvero nel tutelare la città mentre per cinque lunghi anni, pur essendo la principale forza di opposizione, non solo ha lasciato fare Pizzarotti ma ne ha condiviso le iniziative. Ma non mi riferisco tanto, come qualcuno potrebbe pensare, alle convergenze su nomine dirigenziali o amministrative che pure ci sono state, considerato che molti sono gli esponenti provenienti da sinistra scelti da Pizzarotti in quei ruoli. Voglio piuttosto ricordare tutte quelle operazioni che stanno impoverendo la città, alcune delle quali sono ancora in atto. Dalla vendita della STU Pasubio a Unieco, coop rossa già in conclamate difficoltà, alla vendita delle azioni delle Fiere di Parma per comprare quelle di Bologna Fiere, dal lento ma inesorabile ridimensionamento dell’Ospedale Maggiore, all’abbandono di un ruolo determinate all’interno di Iren in cambio di un po’ di mancette per qualche evento, stiamo infatti assistendo a dei veri propri saldi su Parma. Ed i benefici di tutte queste attività non li ha la città ducale ma quei centri di potere come la Regione Emilia-Romagna ed Iren, fino ad ora a salda guida PD, per cui la stessa Parma è periferia per lo più da sfruttare e non sulla quale investire“.
“Credo che almeno una parte importante di quella larga maggioranza di parmigiani che non si sono recati alle urne per il ballottaggio – sottolinea ancora Fabio Rainieri – abbia appunto ritenuto che non valesse la pena scegliere tra due proposte amministrative che per molti aspetti apparivano le facce di una stessa medaglia. Ora però sarà interessante sapere cosa succederà in Iren, multiutility sulla quale il PD ha perso definitivamente la presa dopo i rovesci elettorali di Genova e Piacenza. Vedremo se i pizzarottiani e il PD di Reggio Emilia continueranno ad essere alleati nella politica di gestione tutta a vantaggio del capoluogo oltre l’Enza per cui, tra l’altro, per quanto riguarda i rifiuti, Parma brucia di più ma non paga meno come invece avveniva in passato a favore dei reggiani quando erano loro a smaltire la nostra spazzatura. Probabile che troveranno sponda anche da parte di Torino, dove i 5 Stelle, zitti zitti, proseguono nella strategia dell’amministrazione PD che li ha preceduti, di andare avanti senza troppi strappi perché altrimenti qualcuno gli verrebbe a chiedere di pagare i tanti debiti ancora insoluti accumulati dalle Olimpiadi del 2006. Non credo che le nuove amministrazioni di centrodestra di Genova e Piacenza ci staranno. Mentre sono certo che in Consiglio comunale a Parma stavolta sono arrivati quelli che daranno veramente battaglia per difendere la città: i quattro neo consiglieri della Lega vocati, come da tradizione del movimento, alla difesa strenua del proprio territorio”.