“Mancano misure di emergenza dirette per gli agricoltori colpiti dalla siccità. Per aiutarli ad affrontare i costi economici aggiuntivi si potrebbero ad esempio prevedere agevolazioni sul gasolio agricolo”. La proposta è del presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, che ha infatti presentato un’interrogazione in Regione.
Secondo il consigliere del Carroccio dal quadro complessivo dei provvedimenti messi in campo per affrontare la crisi idrica, le misure emergenziali previste dal Governo e dalla Regione Emilia-Romagna riguarderebbero solamente gli usi idropotabili mentre, per gli usi irrigui e più in generale agricoli, nonostante l’agricoltura in Emilia-Romagna sia uno dei settori principali dell’economia regionale e nazionale e rischi un disastroso calo di un terzo della produzione per il 2017, l’unica misura realmente di emergenza sarebbe quella relativa alla deroga al Deflusso Minimo vitale.
“Bene la deroga alla sospensione per i prelievi dai corsi d’acqua con una portata inferiore al DMV – ha quindi aggiunto Rainieri –. È una misura che chiediamo da tanto tempo anche se ci si è arrivati solo in grandissima emergenza. Tutte le altre misure per l’agricoltura sono però strutturali, perché destinate a produrre effetti concreti dalle prossime annate e non in quella corrente. È vero che anche queste le chiediamo da anni scontrandoci fino ad oggi con un PD più attento alle paturnie degli ambientalisti piuttosto che alle esigenze degli agricoltori ma ci vogliono anche altre immediate misure di emergenza per l’agricoltura. Per questo ho chiesto alla Giunta regionale perché non sono state finora previste misure dirette agli agricoltori in difficoltà per la siccità proponendo l’erogazione di contributi per l’acquisto di gasolio agricolo o l’aumento dei buoni per lo stesso. Inoltre ho voluto chiedere se e come l’amministrazione regionale intende fronteggiare l’emergenza per il prospettato enorme calo delle produzioni agroalimentari regionali causato dalla siccità, evitando il più possibile che si avverino conseguenti disastrose ripercussioni economiche e sociali”.
