Foti (FdI): “Pd sconfitto su tutta la linea”. Plauso della Gilda Insegnanti

Foti (FdI): “Pd sconfitto su tutta la linea”. Plauso della Gilda Insegnanti

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Tommaso Foti

Non si era mai verificato che il Partito Democratico, impegnato in cinque ballottaggi, li perdesse tutti e cinque. E’ il segno che il vento del cambiamento soffia forte in tutta l’Emilia-Romagna, i cui cittadini non ne possono più di una perpetuazione del potere fine a se stesso”. Così il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, al termine del voto per i ballottaggi del 25 giugno.

Il centrodestra vince in modo clamoroso il ballottaggio di Piacenza, avvicinandosi al 60% dei consensi, ed elegge  i propri sindaci nei comuni di Vignola e Riccione – continua Foti -. Ma anche dove non aveva contro il centrodestra, la sinistra frana. E’ il caso di Parma dove vince alla grande il sindaco uscente Federico Pizzarotti, che Giorgia Meloni aveva invitato a votare, e a Budrio, dove pure Fratelli d’Italia aveva invitato a sostenere quello che è stato poi il vincitore, cioè Maurizio Mazzanti”.

Non vi è dubbio  – conclude Fotiche non siamo di fronte ad una semplice battuta d’arresto del Partito Democratico, ma ad un chiaro rifiuto da parte dei suoi elettori di una politica ondivaga e affatto chiara, tutta orientata a tutelare gli interessi di lobby ed extracomunitari ed affatto interessata ai problemi reali degli Italiani”.

Salvatore Pizzo (Gilda Insegnanti)

E alla sconfitta del Partito democratico praticamente su tutta la linea plaude anche la Gilda Insegnanti di Parma e Piacenza, sottolineando come non si tratti solo di un voto amministrativo ma di un preciso messaggio politico arrivato dalle urne anche della “rossa” Emilia Romagna.

Secondo la Gilda, “ancora una volta gli elettori hanno punito il partito che ha voluto la legge 107/2015, nota con il truffaldino nome di “buona scuola”, in realtà essa è un durissimo attacco al corpo docente italiano. Sin dall’introduzione di questa legge ingiusta, la Gilda di Parma e Piacenza pur essendo un’organizzazione indipendente dalla politica è stata costretta a reagire per “legittima difesa”, in ogni consultazione elettorale ha invitato i docenti e le loro famiglie a non votare per il Pd. Prima di Parma e Piacenza l’appello aveva avuto un buon riscontro anche a Traversetolo, Fontevivo, Fiorenzuola d’Arda, Bettola e Varano de Melegari. Al primo turno 7200 voti di lista in meno a Parma e 3600 a Piacenza, rispetto alle scorse elezioni comunali, potrebbero essere un segnale positivo per eliminare la chiamata diretta degli insegnanti e le cattiverie che in questi mesi si sono abbattute contro i docenti e le loro famiglie. Il Pd ha introdotto la discrezionalità dei dirigenti scolastici ai fini del reclutamento dei docenti (chiamata diretta e non per graduatoria), ha abolito la titolarità di sede degli insegnanti ed ha aumentato i poteri discrezionali dei dirigenti in maniera spropositata”.

Ancora più duro e deciso Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma: “Noi non molliamo e quanti si sentono forti grazie alle vergognose norme non ci fanno paura”.

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