La Guardia di Finanza celebra il 243° anniversario, tra encomi solenni e...

La Guardia di Finanza celebra il 243° anniversario, tra encomi solenni e risultati conseguiti

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Questa mattina  si è  celebrato  il 243° anniversario della Fondazione delle Fiamme Gialle. La cerimonia ha avuto luogo presso la caserma “Generale Sante Laria”, di via Torelli, sede del Comando Provinciale, del Nucleo Polizia Tributaria e della Compagnia di Parma.

Alla presenza del Comandante Provinciale, Colonnello  Salvatore Russo, degli ufficiali e dei militari e  di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, è stata data lettura del messaggio del Presidente della RepubblicaSergio Mattarella e dell’“ordine del giorno” del Comandante Generale del Corpo, Giorgio Toschi.

L’EVENTO 

L’evento commemorativo è stato preceduto, nella prima mattinata, dalla deposizione, unitamente alla Sezione Associazione Finanzieri in Congedo, di una corona di alloro al monumento dei caduti del Corpo presso il cimitero della “Villetta”.

 

Nel corso della cerimonia sono state consegnate le seguenti ricompense a militari che si sono particolarmente distinti nell’attività di servizio:

  • 4 encomi solenni nei confronti di altrettanti militari del Nucleo di Polizia Tributaria per un’importante indagine di polizia giudiziaria nel settore della spesa pubblica e dei reati fallimentari, conclusa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 13 responsabili, con il sequestro preventivo di patrimoni personali e aziendali degli stessi oltre 5 milioni di euro e la segnalazione alla Procura Regionale della Corte dei Conti di un danno erariale per oltre 60 milioni di euro;

 

  • 5 encomi solenni nei confronti di altrettanti militari della Compagnia di Parma per un’importante indagine di polizia giudiziaria nel settore della sicurezza prodotti, conclusa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 3 responsabili e con il sequestro di oltre 15 milioni di prodotti alterati non conformi alla vigente normativa;

 

  • 2 encomi semplici nei confronti di altrettanti militari del Nucleo di Polizia Tributaria per una complessa indagine nel settore dei reati fallimentari e societari conclusa con il sequestro di un complesso immobiliare e di un terreno edificabile per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro nonché con l’arresto di un responsabile e la denuncia di altre sei persone;

 

  • 9 elogi nei confronti di altrettanti militari che si sono particolarmente distinti in altri settori di servizio.

 

I RISULTATI 

Nei primi cinque mesi del 2017 il Comando Provinciale di Parma ha ottenuto i seguenti  risultati di servizio :

Nell’ambito del contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali rientrano le attività di verifica e controllo nei diversi settori, le indagini nei confronti delle diverse categorie di contribuenti e dei fenomeni evasivi più diffusi e pericolosi.

Sono state eseguite 41 verifiche e 44 controlli in materia di imposte dirette, IVA e IRAP.

Sono stati scoperti 20 evasori totali che hanno occultato al fisco oltre 35,5 milioni di euro. Trattasi di soggetti che hanno operato nei Comuni di Parma, Palanzano, Fidenza, Lesignano de’ Bagni, Busseto, Salsomaggiore Terme, Varano de’ Melegari, Compiano e Collecchio.

Nell’ambito del contrasto all’evasione fiscale internazionale sono stati eseguiti 4 interventi che hanno consentito di constatare una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 3 milioni di euro. In particolare si tratta di tre soggetti che non hanno dichiarato capitali detenuti presso Istituti di Credito di San Marino in violazione alla normativa sul monitoraggio fiscale e di una società italiana che si è interposta nel pagamento di canoni (royalty) per l’utilizzo del marchio tra una holding estera e la propria controllata italiana al fine di consentire l’evasione di ritenute d’imposta.

Le persone denunciate per reati tributari sono state 45.

Sul fronte della lotta al lavoro nero ed irregolare, sono stati individuati 17 lavoratori non in regola operanti nei settori della ristorazione, bar, meccanica generale, alberghi e coltivazioni agricole; scoperte 6 aziende o imprenditori che utilizzavano manodopera irregolare.

Per quanto attiene alle attività sul regolare rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali, sono stati controllati 976 esercizi pubblici in tutta la provincia di Parma; l’individuazione dei soggetti da controllare scaturisce da una preliminare analisi di rischio attraverso le banche dati in uso alla Guardia di Finanza spesso supportata da segnalazioni nominative dei cittadini al numero di pubblica utilità “117”.

 

 

Nell’ambito della vigilanza sulla spesa pubblica,  si sono svolte attività per la prevenzione e repressione delle truffe in danno dei finanziamenti nazionali, comunitari e a carico dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali, comprese quelle relative alla spesa sanitaria ed alle prestazioni sociali agevolate, nonché le indagini nel settore della corruzione e degli altri reati contro la Pubblica Amministrazione e gli accertamenti in materia di danni erariali.

Proprio in questo settore è stato quantificato uno “spreco di denaro pubblico” per oltre 300.000 euro.

 

Sono stati scoperti 22 soggetti che hanno beneficiato di servizi pubblici ad un “prezzo” inferiore rispetto al proprio reddito effettivo o, addirittura, gratuitamente: ci si riferisce, in particolare, alla verifica delle certificazioni I.S.E.E. che vengono consegnate dai cittadini agli uffici pubblici per beneficiare di “esenzioni” o riduzioni nei pagamenti dei servizi stessi.

 

Nell’ambito dell’ aggressione agli interessi economico – patrimoniali della criminalità organizzata ed al riciclaggio sono stati effettuati accertamenti patrimoniali antimafia,  approfondimenti delle segnalazioni di operazioni sospette,  controlli e ispezioni antiriciclaggio, controlli sulla circolazione transfrontaliera di valuta, investigazioni riguardanti i reati societari, fallimentari e finanziari.

Nel settore dei reati fallimentari di concerto con la Repubblica di Parma sono state denunciate a piede libero 8 persone. Accertate distrazioni per circa 3,5 milioni di euro.

 

Al fine di dare maggiore impulso all’attività di contrasto al fenomeno della vendita dei marchi contraffatti, la Guardia di Finanza, nel 2014, ha reso operativo il Sistema Informativo Anticontraffazione (S.I.A.C.) che da un lato permette ai miliari del Corpo di disporre di un utile strumento di analisi dei dati provenienti dalle attività di contrasto svolte e dall’altro garantisce un canale di dialogo aperto con le imprese detentrici dei marchi che, accreditandosi al sistema, possono fornire informazioni sui prodotti, utili  in chiave operativa per meglio identificare e riconoscere l’originalità della merce in vendita.

Nel corso dei controlli all’interno dei mercati settimanali sia di Parma che nella provincia sono stati sequestrati 215 prodotti contraffatti e denunciate 8 persone alla competente Autorità Giudiziaria.

In tale settore, nell’ambito della tutela della salute dei lavoratori, si segnala un’importante servizio svolto nel mese scorso dalla dipendente Tenenza di Fidenza in materia di contrasto alle “Frodi alimentari o commerciali”. In particolare sono state sequestrate complessivamente 21 tonnellate di cibo scaduto ed infestato da parassiti (leggi); si tratta di materie prime alimentari potenzialmente nocive, destinate alla produzione dei cc.dd. “cibi pronti”. Denunciato a piede libero il rappresentante legale della società per i reati di “frode nell’esercizio del commercio” e per ulteriori violazioni penali in materia di igiene dei prodotti alimentari.

Sul fronte del contrasto ai traffici illeciti, di sostanze stupefacenti sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 soggetti.

Le due misure restrittive si inquadrano in una più vasta operazione di polizia, denominata “Parco sicuro”, realizzata per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti all’interno del parco “Ferrari” ed in altre zone della città di Parma quali, in particolare, via Montanara, via Jacchia e via Paradigna.

Infine il  controllo economico del territorio è garantito dai Reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117”. Nei primi 5 mesi del corrente anno sono pervenute 251 chiamate (trattasi in particolare di segnalazioni su possibili casi di evasione fiscale, lavoro nero, disciplina prezzi, contraffazione marchi, professione abusiva e truffa) e sono state impiegate 588 pattuglie che hanno toccato il territorio di ogni Comune della provincia parmense dalle colline dell’Appennino fino alle sponde del Po.

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