La ventiduesima edizione di Natura Dèi Teatri, il Festival diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione, prosegue giovedì 22 giugno con tre appuntamenti. Si comincia alle 19, a Lenz Teatro, dove la studiosa di arti performative Tihana Maravić proporrà un dialogo a partire da Vado a prendermi gioco del mondo. Dal folle in Cristo in Bisanzio e in Russia, al performer contemporaneo (Firenze, La Casa Usher, 2016): «Il folle in Cristo è una figura complessa. È allo stesso tempo un buffone, un profeta, un guaritore, un convertitore, un visionario. Maravić mette in relazione la contraddittoria e paradossale figura del folle in Cristo, con il teatro contemporaneo. Questo studio restituisce vitalità a un custode di una conoscenza antica e dimenticata e serve da veicolo per una lettura filosofica e antropologica dell’arte attoriale e della funzione del performer».
Alle 21, il Teatro delle Moire e Alessandro Bedosti, artista già ospite del Festival, presenteranno il suggestivo Vous êtes pleine de désespoir, esercizio di riflessione e di ri-fondazione intorno al mito della sirena: «La figura che qui viene evocata è ben lontana dall’ottimismo di certe pose o di certe immagini della società contemporanea. è una creatura scartata, caduta, fallita, una massa scura irriconoscibile, ripescata da fin troppo domestiche profondità marine. è un corpo anfibio immobile, silenzioso, che emana una disperazione sorda e ostinata quasi fosse il canto invincibile e dolente di una divinità scaduta eppure ancora attraente, docile e piena di mistero».
Alle 22.30, infine, alla Crociera dell’ex Ospedale Vecchio, in via D’Azeglio, Lenz Fondazione proporrà Purgatorio, prima parte di un imponente progetto biennale dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Purgatorio vede in scena, assieme ai performer di Lenz, numerosi attori delle Compagnie dialettali della città: «I penitenti di questo Purgatorio/Ospedale rigurgitano frammenti della loro lingua “di mezzo” dalle grandi bocche delle imponenti navate, dalla platea/incrocio priva di ogni arredo risuonano cadenze e ritmi popolari, dai varchi denudati delle antiche funzioni il dialetto si fa eco di nuove sofferenze dantesche» suggerisce Francesco Pititto, che di Purgatorio cura drammaturgia e imagoturgia «A metà tra la poesia della lingua infernale -violenta, tragica, dannata- e la potenza sublime della voce corale del sacro paradisiaco, la lingua concreta della vita, originaria e cruda del dialetto ci restituisce dritta e gravida la verità della condizione umana, tra satira volgare e invenzione popolare».
La sezione estiva del Festival Natura Dèi Teatri proseguirà con altri appuntamenti fino all’1 luglio. Info e prenotazioni (consigliate): Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141, 335 6096220, [email protected]