Quasi 47,5 milioni di euro hanno spiccato il volo da Parma verso Paesi stranieri soltanto nel 2016. Sono i risparmi, quelli che tecnicamente vengono chiamate rimesse, che i lavoratori immigrati mettono da parte per spedirli – attraverso i canali ufficiali – alle famiglie in patria. Il dato è contenuto nella rilevazione statistica di Banca d’Italia. Non di rado, però, come la cronaca ha recentemente raccontato, soprattutto verso i Paesi dell’Est i denari partono in contanti, portati da amici e parenti che tornano a casa anche solo per un breve periodo di vacanza.
Stando comunque ai dati ufficiali di Bankitalia, emerge subito che nel confronto con il 2015 – segno probabilmente della crisi economica – le rimesse sono calate di circa 1 milione di euro, passando dai 48,38 milioni del 2015 ai 47,45 milioni di euro del 2016 (nel 2014 erano stati 47,91 milioni).
Sono 14 i Paesi che ricevono commesse superiori al milione di euro provenienti dal Parmense. In testa c’è l’India con 4,6 milioni di euro, seguita dal Senegal con 4,2 milioni e dalla Romania con 3,97 milioni. India e Senegal sono in costante crescita negli ultimi tre anni, mentre la Romania perde costantemente terreno.
Ai piedi del podio le Filippine con 2,91 milioni di euro, quinto posto per il Marocco con 2,55 milioni, sesto per la Moldavia con 2,33. Nello Sri Lanka sono arrivati 2,02 milioni. Tutti gli altri Paesi sono al di sotto dei 2 milioni e a guidare questa classifica è la Costa D’Avorio con 1,81 milioni di rimesse partite da Parma. Seguono Repubblica Dominicana (1,7 milioni), Albania (1,6 milioni), Pakistan (1,56 milioni), Ucraina (1,42 milioni), Tunisia (1,39 milioni) e Ghana (1,14 milioni).
Ma si può sapere la media pro capite di soldi spediti? E poi magare incrociare i dati con i redditi dichiarati.