Parma-Alessandria, D’Aversa: avversari forti, ma niente pressioni. Ecco il probabile “11”

Parma-Alessandria, D’Aversa: avversari forti, ma niente pressioni. Ecco il probabile “11”

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L’Alessandria è l’ostacolo più difficile che il Parma potesse incontrare in questo suo cammino verso la B, ma il pronostico alla fine è stato pienamente rispettato: domani, sabato 17 giugno, con fischio d’inizio alle 18 e in diretta Raisport, all’Artemio Franchi di Firenze saranno di fronte le due favorite della vigilia. Due città a confronto, con oltre 3.523 biglietti venduti finora a Parma e 1.700 ad Alessandria. Numerosi saranno anche i parmigiani che seguiranno la gara sul maxischermo allestito nell’area tra l’Eurosia e la tangenziale, dove si sono disputati i Giochi delle 7 Frazioni.

Mister Roberto D’Aversa dopo la lunga e faticosa sfida vinta ai rigori con il Pordenone, perde per squalifica Corapi e Scaglia, sull’altro fronte Giuseppe Pillon – allenatore esperto anche della massima serie – non potrà disporre del bomber Bocalon stoppato dal giudice sportivo. In campo, probabilmente, un ex che a Parma non ha mai trovato il suo spazio come Felice Evacuo.

Le due squadre che domani si giocheranno la B non s’incontrano in gare ufficiali da 33 anni, dalla Coppa Italia 1983/84, quando i crociati uscirono sconfitti per 4 a 2. C’è un precedente ben più recente, ma non ufficiale: l’amichevole finita 1 a 1 lo scorso 13 agosto al Tardini. Nei 32 precedenti, 9 sono le vittorie del Parma contro le 12 dell’Alessandria e 11 i pareggi. I piemontesi hanno messo a segno 35 reti contro le 29 degli emiliani. Ma a Firenze sarà tutta un’altra storia, si parte sempre da 0 a 0 e non è facile individuare favorite.

A dirigere l’incontro sarà Antonio Giua di Olbia, assistito da Davide Imperiale di Genova e da Pasquale Capaldo di Napoli. Il quarto uomo è Francesco Fourneau di Roma. Giua ha già diretto in stagione il Parma Calcio nelle vittorie interne per 3 a 1 sul Gubbio e per 3 a 2 sul Pordenone. L’arbitro sardo ha diretto due volte anche l’Alessandria, nella vittoria interna di misura sull’Arezzo e nella gara persa dai piemontesi, sempre per 1 a 0, sul terreno della Cremonese. In stagione ha diretto 19 gare di campionato Lega Pro e 3 partite di questa fase finale play off.

Mister Roberto D’Aversa, dopo la seduta di allenamento svolta in mattinata a porte chiuse al Centro sportivo di Collecchio, non ha nascosto le difficoltà di questo confronto, anche per l’altissima posta in palio oltre che per il valore elevatissimo degli avversari, ed ha predicato serenità.

Dopo la semifinale con il Pordenone ho detto che anche i nostri avversari avrebbero meritato la finale – ha esordito mister Roberto D’Aversa -. Sottolineo ‘anche’, per rispetto dei miei giocatori, che hanno meritato di giocarsi la finale. In carriera si giocano pochissime finali. L’importante sarà vivere in maniera serena la vigilia e giocare con tanta passione, motore della vita quotidiana di tutti i giorni. Questi ragazzi hanno fatto un percorso importante. Spesso e volentieri si dà tutto per scontato. Questa finale non è così scontata. Non è affatto scontato che il Parma sia arrivato a giocarsi la finale playoff per la Serie B. Nella vita, quando si può fare qualcosa in maniera giusta e corretta, non devono esserci pressioni, ma bisogna essere sereni e lucidi. Ci vuole la giusta spensieratezza, che non significa che non devono esserci determinazione e cattiveria agonistica. Non mi piace il ‘dobbiamo’ perché carica di troppe responsabilità i ragazzi, ma faremo di tutto per riportare Parma dove merita. Questa piazza non è da Lega Pro. Abbiamo fatto sacrifici sin dal primo giorno. Sappiamo – ha continuato il tecnico crociato – che possiamo raggiungere quell’obiettivo sfuggito in campionato. Lo meritiamo. E’ arrivato il momento di provarci, ma in maniera serena. La finale rispetta i valori di entrambe le squadre che ci sono arrivate e il nostro cammino nel corso dei playoff. Ci siamo meritati la possibilità di giocarcela”.

Di fronte avremo una squadra forte, che è arrivata a un passo dalla vittoria del campionato – ha spiegato D’Aversa -. Noi abbiamo tutte le qualità, sia morali che tecniche, per farcela. Una partita così importante annulla tutte le problematiche di condizione fisica, di squalifiche e di quant’altro. Gli undici giocatori che saranno in campo e gli altri che entreranno in corso d’opera non faranno sentire la mancanza di alcuni compagni. Valuteremo fino a domani mattina chi sarà schierato al posto dei due squalificati. Posso dirvi che Lucarelli è a posto e che si è allenato bene in questi quattro giorni. L’unico da valutare bene è Scozzarella. La valutazione finale verrà fatta domani in mattinata. Purtroppo, martedì sera, in semifinale, abbiamo dovuto fare cambi per problemi fisici. L’obiettivo è vincere la partita. Per farlo servirà anche essere in grado di cambiare in corso d’opera. L’Alessandria è una squadra forte e di categoria. Se un giocatore come Evacuo viene utilizzato poco, vuol dire che è veramente bene attrezzata. Ha un calciatore fuori portata in Lega Pro come Gonzalez e un tecnico Pillon che applica benissimo il 4-4-2. Il sistema tattico, però, conta poco. Conta l’atteggiamento, conta la passione. Armi che ultimamente la squadra ha messo in campo”.

Qualche critica infine al sistema di questi play off. “L’organizzazione dell’evento a Firenze è stata impeccabile – ha detto Roberto D’Aversa -. E’ pur vero, però, che se hai ottenuto 70 punti e ti giochi in gare di andata e ritorno il passaggio del turno con squadre che ne hanno totalizzati molti di meno, qualche dubbio ce l’hai. Il presidente Gravina ha trovato una formula, questa dei playoff allargati, che può starci ma che servirà modificare nel tempo. Non dubito che lo farà, insieme ai suoi collaboratori”.

CONVOCATI E PROBABILE “11”

Mister Roberto D’Aversa, al termine della seduta di allenamento a porte chiuse, ha convocato tutti i giocatori in organico. Ben 27 quelli che dopo il pranzo di gruppo sono partiti per il ritiro di Prato in vista della gara di sabato sera. Tra loro, non è mai accaduto finora, c’è anche Crocefisso Miglietta. Ma ci sono anche gli squalificati Corapi e Scaglia. In certi casi, conta il gruppo e quindi anche chi non può scendere in campo.

Portieri: Alioune Fall, Pierluigi Frattali, Kristaps Zommers

Difensori: Mohamed Coly, Valerio Di Cesare, Desiderio Garufo, Simone Iacoponi, Alessandro Lucarelli, Michele Messina, Leonardo Nunzella, Giacomo Ricci, Lorenzo Saporetti

Centrocampisti: Francesco Corapi, Davide Giorgino, Crocefisso Miglietta, Gianni Munari, Luigi Alberto Scaglia, Manuel Scavone, Matteo Scozzarella, Lorenzo Simonetti

Attaccanti: Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Simone Edera, Davide Mastaj, Pasquale Mazzocchi, Manuel Nocciolini, Davide Sinigaglia

Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo dal primo minuto, mister D’Aversa di sicuro non rinuncerà al suo 4-3-3 da opporre al 4-4-2 del suo collega Pillon. I problemi maggiori riguardano il centrocampo, soprattutto se all’ultimo esame dovesse risultare che Matteo Scozzarella non è in grado di affrontare il campo. Ma è lecito attendersi che una finale è sempre una finale e tutti, anche stringendo i denti, vogliono timbrare il cartellino.

Quindi gli “11” che andranno in campo dovrebbero essere Frattali tra i pali, con la linea difensiva da destra a sinistra composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Nunzella. A centrocampo dovrebbe esserci Scozzarella nel ruolo di play con Munari e Scavone ai lati. L’alternativa è Giorgino. In attacco difficilmente D’Aversa rinuncerà al trio Baraye-Calaiò-Nocciolini, anche se c’è un Edera in particolare forma e scalpitante.

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