La sconfitta elettorale è pesante, la delusione è tanta. Dopo una prima apertura per una possibile collaborazione con i candidati sindaco in corsa per il ballottaggio del 25 giugno, Filippo Greci fa un indietro tutta e annuncia di ritirarsi “a vita privata“. Lascia SiAmo Parma, la sua lista civica che dovrebbe proseguire il percorso politico, non tornerà alla guida del Movimento Nuovi Consumatori, chiamato il mese prossimo a scegliere il nuovo presidente, non prenderà parte ad alcun dibattito politico. Almeno per alcuni mesi, durante i quali rifletterà insieme alla sua famiglia. Su cosa? Anche su una proposta di candidatura nazionale che potrebbe arrivare dai Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto. Un’altra missione difficile per Filippo Greci, che pare deciso a riflettere bene prima di compiere qualsiasi passo.
Per quanto riguarda il ballottaggio, intanto, Greci ha annunciato che non darà alcuna indicazione di voto ai suoi elettori, come già in mattinata aveva fatto anche Fare! Con Tosi (leggi), gruppo che si sarebbe già staccato dall’esperienza civica per proseguire l’attività in maniera autonoma e sotto il simbolo del sindaco di Verona. L’unico auspicio di Greci è che i cittadini vadano a votare, che si riduca l’astensione record dell’11 giugno, perché “non ci si può lamentare e poi andare al mare“.
Greci fa buon viso a cattivo gioco, dicendosi soddisfatto dei voti raccolti dalla componente del suo Movimento rispetto ai partiti e movimenti che lo accompagnavano, ed ha sottolineato di aver speso poco più di 5 mila euro per tutta la campagna elettorale, peraltro autofinanziata. Sempre sul fronte ballottaggio, Greci si dice sicuro della vittoria di Federico Pizzarotti, votato in massa anche in quei quartieri – come il San Leonardo e il Cittadella – che secondo l’esponente di SiAmo Parma avrebbero più di un motivo, dal degrado alla delinquenza, fino all’epidemia di Legionella, per avercela con l’attuale amministrazione. Evidentemente, però, stando ai numeri, così non è.
Greci – che non nasconde di aver avuto l’intenzione di votare Pizzarotti, in quanto civico, piuttosto che l’espressione di un partito politico come Paolo Scarpa – annuncia però per l’autunno una svolta clamorosa dell’inchiesta sul caso Parma Gestione Entrate, che potrebbe mettere in difficoltà anche il vincitore di questa tornata elettorale.
Ma sul profilo facebook il candidato Filippo Greci è stato ancora più duro. Con se stesso e con i cittadini che non hanno premiato la sua proposta: “La delusione è grande perché ho fallito in quasi tutti gli obiettivi. Il test elettorale mi è servito a capire che ai cittadini non è importato nulla delle battaglie fatte per difendere i loro diritti: e non parlo solo delle battaglie condotte contro l’amministrazione del sindaco uscente, ma anche tante altre… E’ evidente che alla gente non interessa il bene comune, ma si arrabbia solo quando viene toccato il proprio ristretto ambito d’interesse. Mi sono speso gratis et amore dei in tutti questi anni come presidente di MNC, vera e propria mission di volontariato sociale, e credevo fermamente che, dopo questa esperienza fortissima, fosse giunto il momento di proporsi in politica per cambiare qualche cosa. Il disastroso risultato raccolto ha bocciato sonoramente il progetto. Non mi candiderò alla presidenza di MNC perché rimango coerente con quanto ho sempre sostenuto. La coerenza costa, in una società priva di valori ed ideali come questa, ma per me è il sale della vita“.
“Mi spiace aver deluso tante persone, ma debbo dire che la delusione più grande l’ho avuta da una città spenta, illusa, narcotizzata e ripiegata su se stessa, incapace di vedere quel che sta accadendo veramente; si vede che ai parmigiani piace così”, ha concluso amaramente Filippo Greci. Che adesso esce ufficialmente dai riflettori.