Da oggi ci sono sette nuovi “cuochi” in città. Non hanno ancora la stella, ma di sicuro sono sette stelle luminosissime pronte a brillare tra fornelli e padelle. Sono Francesco, Alessandro, Federica, Mattia, Francesco, Lara e Flora, i ragazzi del centro diurno Oltretorrente che hanno partecipato al corso di cucina organizzato dalla Fiorente cooperativa con la collaborazione del Consorzio Parma Quality Restaurants.
In ogni lezione i ristoratori e chef Mariano Chiarelli, Fabio Romani, Francesco Dall’Argine, Nicole Zerbini e Simone Berzolla hanno insegnato una ricetta diversa per imparare a cucinare in autonomia piatti semplici, come la pasta fresca, i sughi per tutti i giorni, i salamini e poter così realizzare un pasto.
Fiorente è una cooperativa sociale impegnata in attività socio-educative e di formazione lavoro per persone disabili adulte e il corso di cucina rientra proprio in queste finalità, permettendo ai partecipanti di acquisire competenze tecniche e anche relazionali. Le lezioni sono state chiuse ieri con una piccola festa insieme al Parma Quality Restaurants, alle educatrici Sabrina e Francesca, alla cuoca Susanna Canetti, ai ragazzi e ai loro familiari. Oltre che degustare i biscotti e le macedonie preparati dagli stessi protagonisti del corso, l’appuntamento è stato anche l’occasione per consegnare gli attestati di partecipazione.
«Il corso è stato molto bello, si è trattato di un’esperienza che non dimenticherò e che spero possa essere replicata» ha sottolineato per tutti Federica.
«Siamo davvero felici di aver vissuto questi momenti, perché non solo i ragazzi hanno imparato qualcosa di nuovo, ma anche noi abbiamo potuto ricevere tanto dal progetto – ha dichiarato Enrico Bergonzi, presidente del Parma Quality Restaurants -. Il corso di cucina è stato un’opportunità per conoscere una bella realtà come il centro diurno Oltretorrente e contribuire alle loro attività».
«Ci tengo a ringraziare il Parma Quality Restaurants per la sua partecipazione – ha commentato Antonia Baga, presidente della cooperativa – Ero convinta che questa esperienza avrebbe trovato riscontri positivi da parte degli chef, perché la voglia di fare dei ragazzi è coinvolgente per tutti».
«Questo è stato il secondo corso di cucina che abbiamo organizzato e i risultati ottenuti sono stati ottimi. Ad ogni lezione gli chef sono riusciti a farsi accettare dai ragazzi e a ottenere la loro attenzione, anche se era la prima volta che li vedevano. Siamo tutti soddisfatti ed entusiasti dell’iniziativa», hanno concluso le educatrici.