Vicenda Tep, Ghirarduzzi ” Noi del Movimento 5 Stelle avevamo denunciato...

Vicenda Tep, Ghirarduzzi ” Noi del Movimento 5 Stelle avevamo denunciato “

1704
1
CONDIVIDI

In un comunicato stampa, Daniele Ghirarduzzi, candidato a sindaco di Parma per il Movimento 5 Stelle, ribadisce la sua posizione in merito alla vicenda Tep.

E’ stato profondamente sbagliato mettere a gara il servizio di trasporto pubblico, non capivo a cosa serviva la società partecipata SMTP se non per scaricare le responsabilità proprie di Comune e Provincia ad un Ente terzo che non aveva nemmeno senso di esistere – e continua – la TEP è una società 100% pubblica, metà del Comune e metà della Provincia, che si occupa di trasporto pubblico; perché il Comune e la Provincia hanno costituito un’altra società, la SMTP, sempre di proprietà 50% e 50%, che si occupa sempre di trasporto pubblico?”
Sulle posizioni degli altri candidati, Ghirarduzzi  afferma che “gli altri candidati sindaci farfugliano qualcosa qua e là sulla vicenda TEP e non prendono una posizione decisa, a favore, sia dei lavoratori, sia del servizio ai cittadini, e sia del pezzo di storia che la TEP rappresenta. Essi si rassegnano sul fatto che la gara fosse ineluttabile e che a farla dovesse essere SMTP. Addirittura si da la colpa alla TEP di non essersi saputa vendere ai vicini reggiani o piacentini ed aver voluto rivendicare la sua identità, nel correre da sola.
In una prospettiva futura il candidato pentastellato  dichiara che “Se si continuano a fare gli interessi del privato, ai danni del bene pubblico, la città andrà sempre più in declino, ed i candidati delle forze politiche della destra tradizionale, così come quelli sostenuti dalla nuova destra che si finge di sinistra, non potranno, neanche volendo, cambiare le cose – poi conclude – l’inchiesta della Procura, ad un solo giorno dalla nostra denuncia pubblica, lo dimostra. Restituiremo il bene pubblico ai cittadini.

 


1 COMMENTO

  1. Giudici amministrativi e procura: direi che proprio non ci facciamo mancare niente.
    “L’affaire TEP” si arricchisce di giorno in giorno di nuovi e interessanti sviluppi e stiamo pur certi che ne vedremo forse delle belle.
    Il recente intervento della magistratura, a mio avviso assolutamente “spintaneo”, assomiglia molto a una di quelle entrate tipiche del grande calciatore Rosato: destinate proprio a lasciare il segno !
    E come accadeva al centravanti di turno, che dopo aver assaggiato i tacchetti dello stopper, giocava guardandosi sempre di più le spalle, ora anche i Giudici amministrativi saranno costretti a fare “molta più attenzione” alle loro decisioni e quindi nulla si può ormai dare per scontato.
    Tralasciando però le similitudini sportive, mi pare di poter dire che, attorno alla assegnazione del TPL nella nostra Provincia, si stia consumando uno scontro che va oltre il territorio ducale e che invece abbraccia l’intera regione Emilia Romagna.
    Penso infatti che il “doppiogiochismo” con cui le due proprietà della TEP ( Comune e provincia) hanno, insieme, affrontato la gara sia abbastanza evidente: spogliare la stessa TEP delle riserve straordinarie di bilancio proprio mentre si stava preparando la gara non è propriamente quello che si potrebbe definire un grande aiuto !
    Così come farla partecipare da sola e non, per esempio, assieme a TPER, è stato un altro errore di valutazione, pensando forse che, visto che siamo ducali, siamo più bravi.
    Tralasciando poi il fatto che la stessa TPER poi si è qualificata terza !
    Della seria: partecipo ma meglio evitare il rischio di vincere….
    E anche se ora pare che la azienda bolognese abbia presentato ricorso, niente mi toglie la testa che si stia recitando una farsa dove ognuno recita una bella parte.
    A mio modo di vedere la battaglia che si sta cominciando a combattere sul futuro del TPL, anche su gomma, in Italia va ben oltre alle possibilità della stessa, pur brava TEP, e comporta, per mettere tutto a sistema, la discesa in campo di attori con una visione strategica di ampio respiro e non rinchiusa tra l’Enza e il Taro e con capacità finanziarie pesantissime.
    BusItalia, guarda caso con AGI che già operava in ER, “doveva” vincere a Parma, “doveva” per riuscire come ho più volte detto, a piantare la prima bandierina sul territorio regionale e consentire così alla stessa BusItalia di poter partecipare, “ con maggiori possibilità di vincere” la futura gara, quella vera, quella che farà la differenza, sull’intero territorio regionale e non solo.
    Provate a immaginare cosa significhi gestire l’intero TPL su gomma da Piacenza a Rimini……
    Il tutto con la benedizione di Delrio, di Bonaccini e soprattutto dello stesso Renzi, che, guarda caso, ha chiamato Mazzoncini da BusItalia alle FFSS.
    Il panorama italiano è ormai abituato alle performance di BusItalia sul TPL e questo dovrebbe insegnare qualcosa.
    Ma si sa “i campanili” vogliono dire la loro ed è così che qualcuno ha pensato bene di sparigliare le carte, complice anche la campagna elettorale locale, “chiedendo aiuto” alla Procura: non è detto che questa trovi qualcosa, anzi probabilmente non troverà nulla, ma nel frattempo i giudici amministrativi avranno il fiato sul collo…. con tutto quello che consegue.
    Grazie per l’attenzione.
    Gianni Montali

Lascia una risposta: