La Procura presso la Corte dei Conti dell’Emilia Romagna ha chiesto la condanna di 27 tra dirigenti ed ex dirigenti della Camera di Commercio di Parma, contestando un danno erariale di circa 9 milioni di euro. La contestazione mossa dalla magistratura contabile si riferisce al periodo 2005-2013, quando – secondo l’accusa – giunta camerale e funzionari preposti non si sarebbero attivati per sanzionare diverse società che non avevano presentato i bilanci nei tempi stabiliti.
In caso di condanna in solido al risarcimento del danno all’erario, i componenti della giunta camerale dovranno pagare il 20% della somma accertata, mentre l’80% sarà a carico dei funzionari.
Ma la battaglia tra accusa e difesa si preannuncia lunga ed aspra. I 27 finiti nel calderone dell’inchiesta della Corte dei Conti sostengono che i fatti sono ormai in prescrizione perché decorsi 5 anni, ma rifiutano anche la colpa perché le società in questione non avevano e non potevano presentare bilanci in quanto ormai decotte. La Procura la pensa però diversamente e toccherà alla Corte dirimere l’intricata questione.