Non si arresta l’inchiesta Pasimafi coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Amara. I Carabinieri del Nas sono tornati oggi in ospedale per acquisire nuovi documenti. Sembra che i militari si siano concentrati sugli uffici della Direzione sanitaria. Con ogni probabilità si stanno cercando adesso riscontri a quanto riferito dagli indagati negli interrogatori di garanzia davanti al giudice Maria Cristina Sarli. I Carabinieri del Nas, che hanno indagato fin dal 2015 su tutto il complesso intreccio di interessi che avrebbe coinvolto medici e manager di case farmaceutiche importanti, sono rimasti un po’ negli uffici dell’ospedale, ma ovviamente ciò che hanno prelevato è top secret.
L’inchiesta Pasimafi ha portato all’arresto di 19 persone, tutte ristrette ai domiciliari, alcune delle quali hanno poi ottenuto la scarcerazione dal Riesame. A capo dell’organizzazione, secondo l’accusa, il professor Guido Fanelli, direttore della seconda Anestesia e Rianimazione del Maggiore. Nei guai anche il suo delfino, il dirigente medico Massimo Allegri. Un’inchiesta che vede anche numerosi indagati a piede libero, tra cui il rettore dell’Università di Parma, Loris Borghi, che proprio in seguito al terremoto scatenato dall’indagine ha preferito rimettere il mandato.